#10righe più una. Astrid Lindgren, Vacanze all’Isola dei Gabbiani

#10righe di Vacanze all’Isola dei Gabbiani, di Astrid Lindgren.

vacanze all'isola dei gabbianiE’ il libro perfetto per esordire con queste righe di libri fatti apposta per l’estate.

Il più classico dei classici dei libri per l’estate, quello che tutti dicono “l’ho letto da bambino in vacanza”, il preferito del Giò (insieme a Le avventure di Jim Bottone di M.Ende), che quando lo lesse si fermò 10 pagine prima della fine, dicendo che non poteva finirlo assolutamente, non poteva lasciare le avventure della famiglia Melkerson, e che se avesse potuto conoscere Pelle, Melina, Johan e Niklas, e anche Nostromo, sarebbe stato il bambino più felice del mondo.

Un padre, quattro figli e un’estate, in una casa rossa su un’isola svedese, che cambia loro la vita. Dove anche la casa rossa e l’isola fanno la loro parte.

 

Tra i #5libri scelti dalla prof. Raffaela come preferito per la scuola elementare. Ne parla qui.

“…e le apparve per la prima volta l’Isola dei Gabbiani. L’incontro fu così registrato sul diario:

“Karin, Karin, ma dove sei stata finora? Quest’isola era qui ad attenderti, calma e silenziosa all’estremo limite dell’arcipelago, con le sue piccole darsene e l’antica strada che taglia il villaggio, e i vecchi pontili, e le barche da pesca…Così bella da strapparti il cuore, e tu non la conoscevi neppure! Non è terribile?

Che cosa avrà pensato Dio nel creare quest’isola? ‘Voglio fare una mistura speciale’ – ecco che cosa avrà pensato – ‘Voglio che sia brulla nei tanti piccoli scogli grigi e scabrosi; ma voglio che sia anche verdeggiante di querce e betulle, prati e cespugli in fiore: sì, perché voglio che trabocchi di roselline di macchia e folti e candidi biancospini in attesa di quel giorno di giugno, quando, fra milioni di anni, vi approderà Karin Melkerson’.
Sì, Johan e Niklas, so benissimo cosa state pensando, se state leggendo di nascosto queste parole. State pensando: ‘Come si fa ad essere così presuntuosi?’ E invece no, non sono presuntuosa: sono solo tanto felice; sì, perché al Buon Dio è venuto in mente di creare l’Isola dei Gabbiani proprio così com’è e in nessun altro modo, e di posarla come un gioiello ai margini dell’arcipelago, dove ha potuto starsene in pace e conservarsi praticamente come Lui l’aveva pensata.
E perché io ho avuto la fortuna di venirci!
«Saranno tutti sul molo a guardarci arrivare» aveva detto Melkerson. «Faremo sensazione!».
Ma non fu esattamente così. Quando il vaporetto approdò, stava piovendo a dirotto, e sul molo c’erano solo una personcina e un cane. La personcina era di sesso femminile, di età intorno ai sette anni, e se ne stava lì immobile, come spuntata dal molo stesso. Forse Dio l’ha creata insieme all’isola, pensò Karin, e l’ha posta qui come sua signora e custode per i secoli eterni”

 

Se non avete mai sperimentato quel che descrive così bene Karin, quella sensazione a mezzo tra la meraviglia e la gratitudine perché quel luogo, quella roccia, quell’acqua, quel fiore sembra siano stati creati all’inizio del mondo e dei tempi per te, proprio per te, per farsi vedere da te, beh non avete ancora trovato il posto sulla terra che più si avvicina alla vostra idea di Paradiso.

Vignola

no filter solo iphone e trinità
No filtri. Solo tramonto infuocato a Trinità e iphone

capo testa

E perché io ho avuto la fortuna di venirci!
…e perché io ho avuto la fortuna di venirci!

 

3 risposte a "#10righe più una. Astrid Lindgren, Vacanze all’Isola dei Gabbiani"

    1. Se intendi chiedere se l’isola della Lindgren faccia parte dell’arcipelago norvegese delle Lofoten, no, perché l’isola dei Gabbiani fa parte di quegli arcipelaghi nel ben più tranquillo mare di fronte a Stoccolma. Se intendi parlare delle mie foto finali, ancora no, qui si tratta dell’italica (e per me paradisiaca) Sardegna.

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