Buon Natale, animali! Seguendo la Cometa con due film d’animazione

Due film d’animazione (e un libro) ci conducono sulla strada per Betlemme. Meglio – ci fanno trottare sulla strada per Betlemme -, in compagnia di uomini, bambini e soprattutto … fortunati animali.
Un po’ prendendo dall’antica leggenda che racconta che la notte di Natale gli animali possono pensare, parlare e avere sentimenti, un po’ perché gli animali sono diventati protagonisti (umanizzati o meno) di libri e movies per bambini, vi presento due film d’animazione (e un libro tratto da uno dei due) che vale davvero la pena guardare con i nostri bambini, anche perché quest’anno, (come da persistente tendenza) nei libri sul Natale difficilmente troverete il Festeggiato, come già ricordato su questo blog più volte, che invece viene ricordato da queste bestie e dalle storie qui raccontate.

Due film d’animazione molto diversi uno dall’altro, 40 anni li distanziano, insieme a produzioni e sentimenti differenti, il primo è un cortometraggio e dura 25 minuti circa, l’altro è un vero film da 86 minuti. Il primo è molto tenero, gentile, e qualche lacrima ci scappa, a me di sicuro, il secondo fa decisamente ridere, anche se le canzoni e alcune scene commuovono anche “i cattivi”. D’altronde tutti e due hanno per protagonista principale non un animale qualsiasi ma l’Asinello del Presepe, la bestia più vicina a Gesù Bambino.

Vi presento il primo, mentre Valeria vi parlerà del secondo

L’Asinello – The Small one – di Don Bluth, Disney 1978, minuti 25
da cui, l’anno successivo 1979, è stato tratto il libro della Disney l’asinello.

Lo potete vedere su Youtube
Il libro, che potete trovare usato, è edito da Mondadori.

Il corto è stato tratto dal libro di Charles Tazewell, scrittore specializzato in Christmas stories, dallo stesso titolo “The small one”, che si riferisce al nome dell’asino, in italiano Piccolo, di un bambino che abitava fuori da un villaggio chiamato Nazareth… e lì ho iniziato a percepire da che parte mi avrebbe portato la storia, “Il padre del bambino aveva quattro asinelli: tre erano giovani e forti, il quarto era vecchio e debole. Quello debole si chiamavo Piccolo e il bambino amava lui più degli altri”. Lo confesso, è stato sufficiente l’esordio del libro, ritrovato in cantina, per conquistarmi, e il corto, visto subito dopo, ha confermato l’idea iniziale, tanto d’aver pensato – certo che una volta Disney faceva altri cartoni… –

Piccolo deve essere venduto, il lavoro nella povera casa del bambino è troppo duro per lui e, dopo aver trovato potenziali compratori che ne vorrebbero fare pelle da tamburo o peggio, il bambino trova un uomo che “ti nutrirà come facevo io … che ti striglierà il pelo come eri abituato con me … e che ti amerà come me”.
All’uomo serve un asinello mansueto, perché deve portare sua moglie incinta a Betlemme.

E così semplicemente evocando, mantenendo il mistero sull’Avvenimento che avrebbe cambiato la storia e il tempo, senza esserne consapevole in quel momento, come deve aver fatto, ho sempre immaginato, tanta gente dell’anno 0, con il bambino salutiamo l’asinello con in groppa Maria e l’uomo con lei.
“Il bambino era triste e felice a un tempo. Nonostante la separazione, si sentiva sicuro che Piccolo avrebbe avuto una vita felice in quella nuova famiglia”.
Lo guarderemo in famiglia con tutti i 23 uomini, donne e bambini, e 2 gatti, presenti, dopo il pranzo di Natale, tra la tombola, le poesie e le canzoni natalizie, felici, ancora oggi,- qui e ora – che l’Attesa si sia compiuta.

Gli eroi del Natale – The Star – di Timothy Reckar 2017 minuti 86
Lo potete vedere su Prime Video

È su Prime Amazon e vi consigliamo vivamente di vederlo insieme ai vostri figli di qualsiasi età, Gli eroi del Natale, film di animazione del 2017, diretto da Timothy Reckar, titolo originale The Star.
Per la promozione di questo film non sono state spese montagne di dollari. Le musiche sono riarrangiamenti di canzoni della tradizione cristiana, tranne l’originale “The Star” cantata da Mariah Carey, che ha concorso per i Golden Globe. La produzione italiana non si è data la pena neppure di assoldare doppiatori di richiamo (nella versione americana perlomeno troviamo Steven Yeun che dà la voce a Bo e Oprah Winfrey per la visionaria e saggia cammella Deborah). Molto probabilmente, se non fosse uscito sette anni fa, quando ancora per un prodotto cinematografico il passaggio al cinema era obbligatorio, l’avremmo trovato solo su piattaforma, e sarebbe stato un vero peccato.

Se si trattasse solo della storia del primo Natale, raccontata dal punto di vista degli animali – che ne escono buoni e degni della più alta considerazione – ebbene se fosse solo questo, condito con qualche gag divertente, varrebbe la pena dargli un’occhiata, ma se ne potrebbe anche fare a meno.
Però Timoty Reckar, cattolico, specializzato in puppet stop motion, ha scritto una storia intensa, che ha come protagonisti alcuni animali, perché anche loro fanno parte di quel Creato che “tutto partecipa della gioia del Natale“, ma al loro posto potrebbe esserci qualsiasi uomo di buona volontà. La Star del titolo è il protagonista, che finisce col realizzare il suo sogno in una forma che va al di là delle sue aspettative, è il segno che compare in cielo e cambia le cose, ma solo per chi se ne accorge, è Lui, l’Atteso, che alla fine arriva e cambia tutto.

La vicenda di Bo, l’asino che  – mi permetto uno spoiler scontato – diverrà l’asino del presepe e della fuga in Egitto, è quella di un giovane che non si rassegna alle circostanze alienanti di una vita di lavoro e basta, che non può far a meno di guardare dall’unica fessura che si apre nella parete della sua stalla e che insegue, sì, un sogno (unirsi al corteo regale), ma quando scopre che in cielo è comparsa una nuova stella, non la ignora: capisce che deve essere segno di qualcosa di grande. I segni, le provocazioni, gli incontri, come quello con questa ragazza incinta tanto gentile, che prega spesso, non lo lasciano indifferente e lo convincono a cambiare programma. Lo stesso accade a Ruth, che da pecora, quando vede la stella compie un atto rivoluzionario: lascia il gregge! Addirittura cerca di convincere le compagne a seguirla. Il fatto che non riesca nell’intento non la dissuade dal partire e dal riprovarci dopo.
E Dave, il colombo marpione e avventuriero? Sembra schiavo di un falso ideale, una chimera alimentata da voci (questo fantomatico corteo reale!), ma alla fine anche lui rivela di essere attaccato a qualcosa di molto più “reale” del corteo: un rapporto di amicizia.
Meravigliosi anche i tre cammelli, ciarlieri, assolutamente inconsapevoli della grandezza dell’evento cui stanno per assistere, ma pronti anche loro a muoversi per un ragionevole senso di giustizia. Stupenda la scena in cui Bo si ritrova in trappola e non può più far nulla per aiutare la ragazza incinta e il suo sposo: non gli rimane altro che pregare, come ha visto a fare a Maria, ma ha gli zoccoli e non le mani e non riesce nemmeno a giungerli... Non è in fondo
quello che capita a noi, cento volte nella vita? Ci scopriamo impotenti, vorremmo chiedere e ci accorgiamo di non essere capaci neppure di quello! Poi c’è il Perdono: Gesù è appena venuto al mondo e il primo segno del suo Avvento è che davanti a quella mangiatoia si compie un atto che è quasi contro natura: i cattivi (ma solo quelli che si sono pentiti) vengono perdonati e accolti!

2 risposte a "Buon Natale, animali! Seguendo la Cometa con due film d’animazione"

  1. Bellissima!!!

    Tanti auguri Annalena cara, a te alla famiglia e a tutto il team di Mammaoca!

    Con grandissimo affetto

    דר’ אנג’ליקה עדנה קלו ליבנה Dr. Angelica Edna Calo Livne

    מרצה במכללת תל חי Lecturer at Tel Hai College

    מנכ”ל ומייסדת עמותת בראשית לשלום CEO and Founder of Beresheet LaShalom Foundation

    +972-54-2874261

    edna@ksasa.co.il edna@ksasa.co.il

    http://www.beresheetlashalom.org/ http://www.beresheetlashalom.org http://www.masksoff.org/ http://www.masksoff.org

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