Una dovuta parentesi nel calendario d’Avvento per lei, Jane Austen nata 250 anni fa, il 16 dicembre 1775. In Inghilterra pare non abbiano neppure bisogno di un anniversario del genere per celebrarla con parate, mostre e feste in suo onore, che in questi giorni segnalano il tutto esaurito.
È di fine 700 eppure, per cercare immagini che rappresentino i suoi personaggi, le sue storie, ho dovuto fare un salto a fine 800 e oltre, tanto è “moderna” e l’impettito regency della sua epoca non la rappresenti per niente.
Per inciso a casa mia, prevalente il lato femminile, è d’obbligo vedere il film Orgoglio e Pregiudizio una volta l’anno. Anche ai maschi se vagano per casa, lasciandosi possibilmente ispirare da Mr. Darcy.
Ho chiesto a due sue appassionate lettrici il motivo di una fama che continua e perché la si può/deve proporre alle ragazze di oggi.
di Valeria De Domenico
Ad una giovane amica, Clara, che rilegge una volta l’anno tutti i libri sotto citati, convinta anche lei che i 250 anni dalla nascita di Jane Austen dovrebbero essere celebrati in gran pompa in tutto l’Occidente, abbiamo chiesto in cosa consiste a suo parere la grandezza di romanzi come Orgoglio e pregiudizio, Ragione e sentimento, Emma, Persuasione, Northanger Abbey, Mansfield Park.
La sua articolata risposta si può riassumere in cinque punti:
- Originalità delle eroine. Tutte, da Elisabeth, a Emma, a Elinor, vengono da contesti sociali differenti e hanno personalità e caratteristiche peculiari, memorabili.
- Positività. Le storie fanno tutte perno sul difetto caratteriale di uno o più personaggi, che possono attraversare momenti di difficoltà e tristezza, ma le storie finiscono sempre bene.
- Cura per tutti i personaggi. Non ci sono solo le protagoniste femminili. La galleria di personaggi in ogni romanzo é ricchissima: tutti sono tratteggiati con minuzia e sensibilità e il destino di nessuno viene trascurato, fino all’ultima pagina.
- Ritmo incalzante della prosa. La scrittura di Jane Austen é brillante, ricca da un punto di vista lessicale e piena di immagini. Le citazioni letterarie e lo stile epistolare perdono la patina di pedanteria degli scrittori che l’hanno preceduta, mentre l’uso di discorso diretto e indiretto libero rendono la lettura scorrevole, godibilissima.
- Ironia. Sottile e intelligente. Getta una luce inattesa e sorprendente su ogni scena.

La domanda che ho posto a me stessa é stata invece: perché un’adolescente – diciamo dai tredici anni in su – dovrebbe leggere oggi, nel 2025, i romanzi di Jane Austen? E perché il mondo adulto dovrebbe tenerla a mente quando si pensa a una letteratura educativa?
Innanzitutto per le ragioni elencate da Clara. Ma anche e soprattutto perché Jane Austen ha costruito delle scatole narrative che hanno del magico: i suoi romanzi permettono a lettrici e – perché no? – lettori di compiere nelle vite di queste giovani donne vissute nel primo ‘800 – donne come Elisabeth figlia di un modesto curato di campagna, Emma, bella, intelligente e ricca, Elinor privata dal fratellastro della propria posizione sociale, Anne, figlia di un baronetto snob e vanesio – lunghi viaggi, dai quali é impossibile tornare senza essersi immedesimati e senza aver scoperto qualcosa di profondo e commovente sull’animo umano.
In particolare, sull’animo femminile. Anche se non sono da trascurare i ritratti di uomini come l’introverso e integerrimo Darcy, il risoluto e paziente Knightley, il modesto e gentile Edward Ferrars, il nobile colonnello Brandon e il fiero Capitano Wentworth. E che dire di Sir Elliot, padre di Anne in Persuasione, uomo così vanesio, snob, orgoglioso, da essere quasi grottesco o dell’untuoso Mr Elton di Emma, imbarazzante nei suoi approcci romantici.
La lente attraverso la quale la Austen guarda l’umanità di ognuno dei suoi personaggi è fatta di incrollabile fiducia. Lo sguardo della Austen non é tenero, perché la sua educazione protestante non le permette di indugiare in questi sentimenti, ma é onesto e non censura mai il bruciante desiderio di felicità che lei stessa deve aver sperimentato, nonostante le sia stata negata la possibilità di sposare l’uomo che amava e abbia sofferto per una malattia subdola, fino a morire appena quarantunenne.
Questo desiderio di felicità, senza troppe elucubrazioni, si realizza nell’happy end: tutte le sue eroine convolano a liete nozze. Gli elementi inediti, che raramente le adolescenti del terzo millennio possono trovare nella letteratura contemporanea, sono qui almeno due: innanzitutto il fatto che il lieto fine coincida con ciò che tutti desiderano davvero, anche se non é più di moda ammetterlo. Perché è inutile: quello che ogni ragazza davvero desidera é trovare l’uomo perfetto per lei, che la ami per tutta la vita e punto, il resto si affronta. Certo, c’é la carriera, ma vuoi mettere tornare a casa dopo otto ore di ufficio e trovare Darcy ad aspettarti davanti al camino acceso?

In secondo luogo, nei romanzi di Jane Austen il lieto fine non é un evento fortunato, ma scaturisce dalla natura buona del creato. Come dire che il bene é destinato a prevalere. A patto che tu sia onesto, sappia riflettere tenendo fermi certi principi morali e, se necessario, sappia tornare sui tuoi passi.
Jane Austen tra l’altro supera l’ingenuo mito della libertà da tutti i condizionamenti sociali come aspirazione primaria delle donne, perché semplicemente la realtà é fatta di limiti. Anche gli uomini sono condizionati da regole, dopotutto. Il povero Edward in Ragione e Sentimento quasi sposa una donna che non ama pur di non infrangere una promessa fatta da ragazzino e Elionor, che mai amerà nessun altro come ama lui, è compiaciuta della sua lealtà. Nella vita reale, d’altronde, la stessa Jane giovanissima aveva dovuto rinunciare al suo Thomas, perché lui aveva preferito non sottrarsi ai doveri familiari, ovvero assecondare la volontà di uno zio dal quale la sua famiglia dipendeva, e per questo lei non aveva potuto biasimarlo.
I critici possono vedere tracce di puritanesimo anglicano in questo atteggiamento e forse anche di razionalismo neoclassico, ma dal mio punto di vista, il mondo letterario di Jane Austen é pervaso da semplice e tenace buon senso femminile. Una palestra per le giovani di oggi.
E se dobbiamo parlar d’amore alle giovani donne e uomini d’oggi, amore incondizionato sia. E in bella compagnia con Jane Austen sul blog troviamo:
