
UNITA’ D’ITALIA . SUL BEL PAESE
“Bel Paese è una classica espressione poetica per indicare l’Italia, che meritò quest’appellativo a causa del suo clima mite, dei suoi paesaggi naturali e della sua cultura. Nel 1876 l’abate Antonio Stoppani scrisse Il Bel Paese (titolo completo: Il Bel Paese. Conversazioni sulle bellezze naturali la geologia e la geografia fisica d’Italia.) che prende il nome dai versi del Petrarca e che ebbe un vasto successo popolare ai tempi della pubblicazione. Il termine è usato ancora oggi in italiano come sinonimo d’Italia.” Da Wilkipedia
Del Bel Paese si inizia a parlare ben prima di 150 anni fa.
“Che esista una “Nazione italiana” non credo sia possibile dubitare. Troppi elementi –attivi da quasi un millennio – hanno concorso a far emergere tra noi un’ inconfondibile identità nazionale.
Ha giovato a questo la stessa marcata delimitazione del territorio, che ha pochi confronti nella sua indiscutibilità. L’Italia è:
“… il bel paese
ch’Appennin parte, e ‘l mar circonda et l’Alpe.”
(Petrarca, Canzoniere CXLVI)
Ma l’Italia è anche, secondo la parola di Dante:
“..il bel paese là dove ‘l sì suona”
(Dante, Inferno XXXIII, 80)
Giacomo Biffi, “L’UNITA’ D’ITALIA. Centocinquant’anni 1861-2011. Contributo di un italiano cardinale a una rievocazione multiforme e problematica.” Ed. Cantagalli
Leggi anche il messaggio che Papa Benedetto XVI ha consegnato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
E se vuoi leggi anche quello che ho scritto sul sito di Tempi. Di una certa discussione sull’Unità d’Italia. in macchina con due figli e un’amica.
mammaoca. Valtellinese di nascita , di residenza e vocazione sarda, il granito a unire le due identità, di scuola milanese, di stanza al momento monzese , suocera pugliese-ligure, suocero abruzzese, padre francese-bergamasco, fratello italo-americano, nipote californiana, zia svizzera-tedesca, cugino francese-romano, figli nati in quattro città diverse del bel paese, amica siciliana, amica romagnola, e non vi tedierò con tutti gli amici di tutte le regioni e le nazionalità. Italiana.
Non riesco proprio a capire, nonostante piu’ di una volta abbia provato, come si possa non sentirsi “italiani”, come si possa non amare questo paese. Paese che va amato nella sua interezza, interezza che inizia dal popolo, pur nelle sue differenze culturali, geografiche e di mentalita’, per arrivare alla cultura, alla storia millenaria di una terra che ha dato vita a Roma e all’Impero Romano, all’arte in tutte le sue piu’ svariate forme, ed ancora oggi e’ la Capitale della Cristianita’. Io, che provengo da una famiglia di emigranti, mio nonno emigro’ negli USA nel 1895 dove poi nacque mio padre, io, che attualmente ho’ due figli emigrati negli USA, potrei avere, forse, qualche motivo per non sentirmi troppo italiano ma cosi’ non e’, non ci riesco, ogni volta che suona l’Inno mi commuovo e mi sento ogni volta di piu’ “italiano”. Al di sopra delle polemiche politiche, delle polemiche fra Nord e Sud, delle polemiche fra cattolici e non cattolici se sei, se ti senti italiano, lo devi essere al di sopra di tutto e di tutti.Perche’ e come sono diventato cosi’ ITALIANO? Non lo so’, non lo ricordo, non ci voglio neppure pensare,mi basta esserlo dal piu’ profondo del cuore, che nessuno mai potra’ conoscere come e meglio di me, alla piu’ apparente esteriorita’, nel mio giardino il Tricolore e’ sempre ben visibile 365 giorni l’anno. Alvaro.
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Caro Alvaro, anche il mio Giò la pensa come te e ha solo nove anni. La maestra gli ha raccontato la storia dell’unità d’Italia, forse un po’ da libro “Cuore”, ma non importa. Avrà tempo di capire e studiare. Per il momento ha cominciato a cogliere il senso di appartenenza ad un popolo. Forse perchè siamo famiglia di emigranti, emigrati e parecchio “mista”. mammaOca
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