La grande avventura di Ludovica, Contessa di Guastalla. The great adventure of Ludovica

Un libro, una mostra e una Contessa da Expo

“ La grande avventura di Ludovica, Contessa di Guastalla. The great adventure of Ludovica”, libro scritto  in italiano e in inglese

-adatto a tutti i lettori dai 7 ai 99 anni

-adatto anche ai maschi tredicenni che quando vedono una copertina un po’ rosa e sanno che non ci sono solo figure ma un romanzo da leggere, sbuffano, “roba da femmine”, poi quando sfogliano le pagine e vedono una timeline storica con date e dati e leggono “focus” approfondimenti, gli occhi si riaccendono di speranza, ma sì, si può leggere!

Con il patrocinio di Expo 2015, regione Lombardia, comuni di Milano, di Monza e di Guastalla.

Tre mesi di silenzio dal blog, per scrivere, a quattro mani con l’amica Valeria, questo libro sulla Contessa Ludovica Torelli, 1499-1569. Una donna veramente notevole, tosta diremmo oggi, che vive in anni travagliati nella Milano del 500, tratta con papi, re, duchi principi, anche con due santi, e con la sua notevole fortuna costruisce opere a favore del popolo, soprattutto donne, ragazze e bambine. Ne abbiamo parlato ampiamente sul settimanale Tempi di questa settimana. La sua ultima opera è il Collegio della Guastalla, inaugurato nel 1557, e tuttora operante, una scuola per le figlie della nobiltà decaduta, destinate a conventi o matrimoni di convenienza, lei le prende, le nutre, le educa, dà loro una dote prima che escano dal Collegio per renderle libere.

“ad ognuna sarebbe stata corrisposta la cifra ragguardevole di 2000 Lire Imperiali, perché ne disponesse come dote per intraprendere liberamente la vita matrimoniale o quella religiosa. Di una fanciulla, infatti, per farne una donna non è sufficiente nutrire il corpo in modo equilibrato e la mente in modo creativo, ma bisogna anche e soprattutto nutrire il cuore, alimentare il desiderio e sostenere la libertà”.

Autonomia alimentare da Expo

Copia di collegio guastallaxfb
il Collegio della Guastalla e il Naviglio grande, che scorreva lungo la circonvallazione, dove oggi c’è via Francesco Sforza

Nutre le ragazze, crea un circolo virtuoso di autonomia alimentare, per chi conosce il più piccolo e grazioso parco di Milano, “I giardini della Guastalla”, sede del collegio fino al 1938, e la sua famosa peschiera, ecco, la contessa faceva in modo che lì si allevassero i pesci da mangiare, tutto il resto arrivava dai suoi terreni fuori Milano, attraverso il Naviglio che passava davanti al collegio, dove ora c’è via Francesco Sforza. Un’autonomia patrocinata da Expo.

Per scrivere il libro ci siamo ispirate alle tante lettere rinvenute nell’archivio del Collegio della Guastalla, e abbiamo voluto raccontare la storia di questa grande donna attraverso una lunga lettera immaginaria che la stessa contessa avrebbe potuto scrivere ad una bambina del collegio, pochi mesi prima di morire. (ne trovate alcuni brani su Tempi). La parte narrativa è arricchita da una timeline storica, da immagini e disegni e alcuni approfondimenti che inquadrano i fatti all’interno di un più vasto scenario storico.

Nel corso dei secoli il collegio è cambiato, ma lo spirito e la fondazione fatta da Ludovica sono rimasti quelli, una scuola libera, cattolica e laica. La storia della scuola, una delle più antiche del mondo, probabilmente la più antica per ragazze, viene documentata nella mostra che organizza il collegio della Guastalla e che si svolgerà

da giovedì 28 maggio, inaugurazione ore 18, fino al 31 ottobre, dal titolo:

“Bellezza del sapere, bellezza del fare. Vita, arte e cultura al Collegio della Guastalla dal 1557 ad oggi”, viale Lombardia 180, Monza. Per informazioni e prenotazioni guastalla.org

Se siete interessati al libro, scritto e pubblicato per la mostra, potete rivolgervi direttamente a me sul blog, all’ indirizzo ocamamma@hotmail.it

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