L’inverno è finito, di Pierluigi Cappello. Una poesia che profuma di uccellini e bambini

L’inverno è finito è una delle 33 poesie per bambini di Pierluigi Cappello, contenuta nel libro Ogni goccia balla il tango, che si avvale anche delle bellissime illustrazioni di Pia Valentinis che vi avevo già presentato tempo fa. La bellezza di queste poesie è sì data dalle parole che raccontano e dai sensi che si risvegliano, ma soprattutto da quell’amore per la realtà che traspare da ogni verso, la realtà come dato che si regala a noi, a cui la voce del poeta sa rendere senso e giustizia, sì giustizia, perché le parole stanno dove vorrebbero stare.
Poesie scritte dal poeta friulano per la nipotina e poi pubblicate per tutti i bambini con “una piccola certezza, che diventa una grande speranza”, scrive Pierluigi Cappello, “anche un bambino capisce che la poesia non è solo un gioco con le parole, e che lì dentro c’è qualcosa di più, che ha a che fare con i suoi sensi, la sua immaginazione e la sua anima”.
Per i bambini, per le maestre e i grandi che amano i bambini, questo libro è bellissimo, è popolato da gatti, pulcini, pioggerella leggera, e anche ragnatele. …è bello come una corsa giù per lo scivolo.

Ieri sera aspettavo mio figlio in giardino, erano le 18.30 e … hanno cominciato. Era già buio, le finestre delle case intorno erano illuminate, tra le alte chiome delle querce e tra i rami ancor spogli di qualche albero di cui non so il nome, d’improvviso ma in perfetta sincronia… hanno cominciato. Uno stuolo di uccellini nascosti tra i rami di tutto il giardino è esploso in un canto entusiasta e acuto, effettivamente sorprendente se anche quel bambino che mi passava accanto si è bloccato e mi ha guardato ridendo con tutto il corpo, … è sì, l’inverno è finito parevano cantare, bambini e uccellini.

L’inverno è finito, in Ogni goccia balla il tango, di Pierluigi Cappello, illustrazioni di Pia Valentinis, Rizzoli 2014

L’inverno è finito
Pierluigi Cappello

Cresce l’alba con la luce
e percorre le pendici
che ci portano il disgelo.

Da lassù, mentre riluce,
con carezze ammaliatrici
spoglia il mondo del suo velo.

E per mano ci conduce
nelle stanze i cori amici,
di uccellini in mezzo al cielo.

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