Primavera è sulla soglia, di Angiolo Silvio Novaro. Una bella poesia dedicata soprattutto ai bambini e alle amiche affaticate. Domani 21 marzo per convenzione è Primavera, anche se quest’anno è proprio oggi che siamo entrati nell’equinozio di primavera (scoperto dai disegnini di Google 🙂 ). Come non inaugurarla con una poesia, da imparare a memoria magari… e quei versi finali… chi oserà declamarli… solo bambini e cuori semplici e grati immagino!!
… domani 21 marzo è san Benedetto e ho trovato altri bei versi, ma … domani.

Un po’ perché camminando per le strade, anche in città, la primavera si intravede, e tutto nasce e rinasce nuovo, nelle magnolie fiorite, nei rosa e nei bianchi, nell’improvvisa nevicata che diventa vento e poi sole, e ti viene voglia di respirarla e proprio non puoi mugugnare sulle tue tristezze, un po’ per regalarla ai bambini, con le sue parole così delicate e semplici, con qualcosa da decifrare, che va sempre bene. Un po’ per le amiche affaticate e affannate, che con coraggio osano cantare l’ultimo verso di questa bella poesia, con più voce di me e di te alle volte.
Primavera è sulla soglia
di Angiolo Silvio Novaro
Primavera è sulla soglia:
verzica l’erba sul prato
e si beve il sole grato
per la pùnta d’ogni foglia.
I monti escono dalla bruma,
peschi e mandorli novelli
sorgon ricchi di gioielli
su la terra nera che fuma.
Primavera è sulla soglia:
le fontane tintinnano leggiere,
trema il cuore di piacere
e di cantare s’invoglia.
Canta, o cuore! Canta e suona!
È così bello il creato
col suo mistero e il suo fato
e la vita è così buona.

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