Dovevo cominciare a parlarvi del mio libro Aspettando Pasqua, Il prodigioso duello, ma eventi personali, le vicende del mondo e questa ultima tragedia del terremoto, un “infinito purgatorio” ho sentito da un prete di Aleppo, mi hanno davvero provato, fatto pensare, fin dubitare della speranza. Eppure…
Come ho fatto a scrivere un libro che parla di Resurrezione, della Vita che vince la Morte?! Ci credo davvero, ora, qui, qui a pezzi? Eppure… SI’
Gli uomini, anche se devono morire, non sono fatti per morire, ma per incominciare … scrisse Hannah Arendt ed è come se lo urlasse oggi in Turchia, in Siria, con quegli uomini e donne che applaudono e ridono e piangono e urlano al miracolo, persino giornali e telegiornali usano la parola miracolo continuamente, incredibile, ed anche ri-sorgere ho sentito, quando, dopo ore e ore un bambino è emerso da quel troppo di morte. Eppure…
Sì, nel corso della vita che conduce inevitabilmente alla morte, non ci pensiamo, ma tutti i giorni è così, tutti i santi giorni, quando la battaglia è totalmente impari, soprattutto quando è totalmente impari, l’urlo della vita che risorge si fa sentire con più forza, è davvero un miracolo, e questa “improbabilità infinita” ci ricorda Hannah, riconfermando la nostra fede e la nostra speranza, “si verifica regolarmente”, anche se domani lo scorderemo.
Ho titolato il libro che in questi giorni vi presenterò,
“Aspettando Pasqua. Il prodigioso duello. 25 storie di intrepida speranza”
Nel grande duello di tutti tra la vita e la morte, la scandalosa affermazione del cristianesimo è che qualcuno ha vinto la morte. Per questo possiamo vivere, tutti possiamo vivere, combattere, agire, e sperare, Aspettando… il miracolo
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