Cosa vuol dire “educare al giudizio?”

Questo è il commento di Barbara a Maria in “Mamma, cosa c’è oltre le montagne?” .                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                Che mi ha offerto lo spunto per introdurre l’argomento di un aggiornamento continuo e necessario anche a  noi mamme, giusto per continuare a giudicare e anche criticare.        Dopotutto si fa tutto per i bambini

Da Barbara                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            Ma cosa significa “educarli al giudizio”??!! invece di cercare di inculcare loro il tuo punto di vista che NON è quello giusto ma soltanto il tuo, personale e totalmente soggettivo, cerca di far loro domande e di interessarti al perchè loro amino vedere un programma piuttosto che fare un gioco o quant’altro, in questo modo potresti imparare qualcosa di nuovo anche tu! Agendo come tu fai non fai altro che influenzarli senza permettere loro di di costruire una propria e personale visione della vita che NON deve essere la tua!! vuoi dei cloni? Il giudizio è un’accezione totalmente negativa della “critica” che nasce invece dall’osservazione senza pregiudizi del mondo e della vita, da cui si parte per costruirsi una personalità!! che insegnamento credi di dare quando pronunci cose come “che sciocchezze etc?” invece di capire cosa li attrae del programma di cui parli? la tua risposta non va davvero olre alle montagne e oltre a un bel niente.

Da MammaOca.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 Già, cosa vuol dire educare al giudizio? E’ vero che l’accezione della parola “critica” sarebbe positiva al contrario della parola “giudizio” che sarebbe negativa? In fondo è quello che ci hanno sempre propinato e ci propinano i guru del sapere dalla scuola in poi. Direi che non ci dovremmo fare imbrogliare, magari leggendo e rileggendo cose buone e giuste, e direi anche di cominciare a giudicare e magari criticare con la nostra testa e anche con il nostro cuore. Ho trovato proprio corrispondente a ciò che credo anch’io il libro “Ortodossia” di G.K.Chesterton, una lettura, non facile, ma che ci potrebbe aiutare, per questo ve la propongo.  Per esempio si potrebbe cominciare, dato l’amore per le fiabe, dal capitolo “La morale delle favole” che parla di che tipo di sguardo sulla realtà abbiano le fiabe, e parla di  ragione, cuore, critica e giudizio e ovviamente  anche di tutto ciò che c’è nella contea delle fate, “le più razionali di tutte le creature”. MammaOca

2 risposte a "Cosa vuol dire “educare al giudizio?”"

  1. Carissima Barbara non avevo avuto modo di leggere la tua risposta che percepisco accorata.
    Io infatti sono partita da un fatto concreto la mia preoccupazione è quella di sottolineare aspetti che con noi non centrano niente.
    Non voglio dei cloni, infatti le mie figlie vedevano il mondo di patty anche quando io non c’ero…purtroppo io sono una psicologa e conosco bene come sia facile circuire la mente di un bambino educare al giudizio per me significa farle guardare a ciò che guardo io la loro struttura le porterà ad elaborare il tutto secondo una strada che io non potrò percorrere siamo su dei paralleli io posso indicargli (e ti dico GUAI a chi non lo fa da educatore o da genitore) ciò che per me è bene ma non potrò mai mettermi sulla loro strada le guarderò anche sbagliare ma saprò di avergli dato degli strumenti giusti sbagliti…semplicemente miei di mamma.
    Ho letto di Risè, uno psicanalista, “Il figlio come altro” leggilo se puoi se vuoi te lo mando.
    Grazie per la preoccupazione che hai avuto per le mie figlie.

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  2. Sai, Mamma, che cosa dice lo Zingarelli a proposito di giudizio e critica? Che
    – il giudizio è “Facoltà propria della mente umana di valutare, confrontare, distinguere persone o cose” (significato n. 1, ce ne sono altri sei),
    – la critica è “Esame a cui la ragione sottopone princìpi, fatti, comportamenti per determinarne le caratteristiche, valutarne la natura, verificarne gli effetti” e anche “Giudizio che deriva da tale esame” (entrambe nel significato 1, ce ne sono altri cinque).

    In altre parole non c’è critica senza giudizio né giudizio senza critica.

    Nel tempo, c’è stato chi ha deciso – per motivi suoi e sarebbe il caso di chiederglieli, se sapessimo chi è – di confinare il significato di giudizio al solo punto 3 (“Opinione, parere”) e magari quello di critica al solo punto 6 (” Giudizio negativo, biasimo, censura”) facendo fuori il loro legame.
    E alla fine cercando di sopprimere anche le esperienze di cui quelle parole sono il nome. Per fortuna non c’è riuscito!

    Ciao,
    Umberta

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