Storie di Natale. Come tutte le leggende, anche quella sul vischio ha svariate origini e provenienze diverse. MammaOca ha scelto questa, riscrivendola e raccontandola di nuovo ai bambini.
C’era una volta, in un paese tra i monti della Giudea, un vecchio mercante. L’uomo viveva solo, non si era mai sposato e non aveva più nessun amico, o forse non ne aveva mai avuto uno.
Una notte, il vecchio mercante si girava e rigirava nel letto senza poter prendere sonno. Sentiva voci che risuonavano da lontano.
Si alzò e uscì di casa. Vide gente che arrivava da ogni sentiero della montagna e andava tutta verso lo stesso luogo. Qualche mano si tese verso di lui. Qualche voce si levò:
– Fratello, – gli gridarono – non vieni? – Fratello, a lui fratello? Lui non aveva fratelli.
Era un mercante e per lui non c’erano fratelli, c’erano solo clienti: chi comprava e chi vendeva. Per tutta la vita era stato avido e avaro e non gli importava chi fossero i suoi clienti e cosa facessero, non gli interessava la storia di nessuno.
Ma dove andavano tutte quelle persone?
Si mosse un po’ curioso, attratto da un che di misterioso. Si unì a un gruppo di vecchi e di fanciulli. Fratello! Oh, certo, sarebbe stato anche bello avere tanti fratelli! Ma il suo cuore gli sussurrava che non poteva essere loro fratello. Quante volte li aveva ingannati? Piangeva miseria per vender più caro. E sfruttava il bisogno dei poveri. E mai la sua mano si apriva per donare. No, lui non poteva essere fratello di quella povera gente che aveva sempre sfruttata, ingannata, tradita.
Eppure tutti gli camminavano a fianco. Ed era giunto, con loro, a Betlemme, davanti ad una grotta. Ora li vedeva entrare e nessuno era a mani vuote, anche i poveri avevano qualcosa. Per chi avevano qualcosa? A chi portavano doni anche i più poveri?
Arrivò alla grotta insieme con gli altri, era nato il Bambino Gesù. A lui portavano i doni e lui non aveva niente, lui che era ricco. Si sedette fuori, pensieroso e ben distante dagli altri, poi si inginocchiò insieme agli altri.
– Signore, – esclamò – ho trattato male i miei fratelli. Perdonami. – E cominciò a piangere. Appoggiato ad un albero, davanti alla grotta, il mercante continuò a piangere, e il suo cuore cambiò.
Alla prima luce dell’alba quelle lacrime splendettero come perle, in mezzo a due foglioline. Era nato il vischio.
- Trovate qui il PDF della leggenda del vischio da scaricare e stampare.
- Trovate le leggende di Natale e tutte le altre storie e fiabe alla pagina Elenco fiabe, racconti, leggende