Stella, stellina, e Come va? Sono due filastrocche di Lina Schwarz. Il mondo bello e grande, visto con gli occhi di un bambino.
Saprete tutti la più famosa filastrocca italiana, quella con cui abbiamo ninnato centinaia e centinaia di bambini, quella che fa:
STELLA, STELLINA
Stella stellina,
la notte s’avvicina,
la fiamma traballa,
la mucca è nella stalla,
la mucca e il vitello,
la pecora e l’agnello,
la chioccia e ‘l pulcino,
ognuna ha il suo bambino,
ognuno ha la sua mamma,
e tutti fan la nanna.
E’ una delle bellissime filastrocche di Lina Schwarz, poetessa e traduttrice italiana di origini ebree, zia felice di numerosi nipoti per cui creò poesie e filastrocche, così famose che molti pensano siano di origine popolare, traduttrice delle opere di Rudolf Steiner e fondatrice della scuola steineriana a Milano. Una per cui il motto di MammaOca “Si fa tutto per i bambini”, calza a pennello.
Ho in mano il suo libro “Ancora… e poi basta!” che vi consiglio appassionatamente. Filastrocche semplici, mai banali, che ti fanno guardare il mondo oltre le parole scritte, appunto, con gli occhi di un bambino.
… ecco cosa mi è successo ieri, proprio quel che racconta quella filastrocca che poi vi proporrò.
Mi dice ieri il mio nipotino, 9 anni, “Ho dato un po’ del mio ragù a Gattus”, lo sguardo fisso davanti a sé e ragionante qualche suo pensiero mi trattiene dal ricordargli che non poteva dare da mangiare il suo cibo ai gatti, poi, seguendo il filo dei suoi profondi pensieri, continua: “La maestra ha detto che il cibo che mangiamo diventa il nostro sangue, le nostre ossa, la nostra pelle…. Ma allora perché Gattus non diventa me??!!…”
Ecco, Lina Schwarz raccontava le storie così, con gli occhi di un bambino. Facendo, di un fatto come questo, magari capitato ad un nipote, un dono al mondo.