Il 28 aprile in Sardegna si festeggia “Sa die de sa Sardigna”
Sono a casa mia in Sardegna e oggi, 1 maggio 2019, un bambino mio vicino, parlando di vacanze di Pasqua, mi ha detto che lui doveva tornare a scuola lunedì, ma dato che il 28 aprile era domenica, hanno recuperato la festa il lunedì e dato che il primo maggio era di mercoledì, hanno fatto il ponte. Ma di quale festa mi parli? Ma la liberazione dai piemontesi, te l’avevo già detto!!!
E’ vero… avevo anche scritto un articolo per il settimanale Tempi su questa giornata e sulle feste delle varie regioni… e su quel bambino molto poco incline alle regole dell’unità d’Italia !!
Il 28 aprile le scuole sarde sono chiuse, è festa. Quale? Il calendario scolastico dello stato italiano prevede una serie di festività obbligatorie per tutta Italia, le domeniche, Natale, Pasqua, tutti i Santi, l’8 dicembre, il 6 gennaio, la festa dei lavoratori, quella della Repubblica e quella della Liberazione più la festa dei santi patroni. Le regioni italiane possono aggiungere altri giorni di festa extra e le scelte sono variabili. Lazio, Molise, Marche, Umbria, Calabria ed Emilia Romagna concedono il 2 novembre, commemorazione dei defunti, Friuli e Veneto ai giorni di carnevale, che ormai sono diventati solo due rispetto alla settimana bianca di antica memoria, aggiungono il Mercoledì delle Ceneri, l’Alto Adige, adeguandosi ai fratelli tedeschi concede tre giorni a Pentecoste, ma i più legati alla loro autonomia regionale rimangono Sicilia, Sardegna e Valle d’Aosta. Mentre i bambini valdostani stanno a casa 30 e 31 gennaio per la Fiera di Sant’Orso che esprime un “forte senso di appartenenza storico-culturale verso il proprio territorio”, quelli siciliani celebrano, dal 2010, il 15 maggio dell’autonomia siciliana, e i sardi stanno a casa il 28 aprile per il “sa die de sa Sardigna” che ricorda l’insurrezione popolare del 1794, o, come mi ha detto quel bambino di Trinità, con orgoglio molto sardo e poco incline alle regole dell’unità d’Italia, “festeggiamo la liberazione dai piemontesi”.
P.S. Assurdo ma il bambino è veramente sempre lo stesso 🙂
e anche questa volta non sono riuscita a dirgli niente sull’uso appropriato delle parole 🙂