Storie di Natale. Il flauto del pastorello
Tante giovani mamme mi chiedono nuove storie di Natale da raccontare ai loro bambini. E anche nel 2019 ne siamo felici.
Tra le tante leggende e storie di Natale, che hanno come protagonisti persone, animali, piante e fiori, la natura intera e tutti gli oggetti che ruotano intorno alla nascita di Gesù, molte hanno come attore principale il pastore, anzi il pastorello, il più giovane della compagnia, quello che spesso suona il flauto.
Quante storie su di lui! Naturale, è una delle statuette del presepe più amate dai bambini! E questa è proprio una breve storia della sera.

Nei pressi di Betlemme, su una collina, alcuni pastori si erano riuniti attorno al fuoco. Ruben, il più piccolo, suonava il suo flauto.
“Ti prego, smettila di suonare”, gli disse uno dei suoi compagni.
“Anzi, guarda, allontanati un po’”, gli disse un altro.
“Va bene”, rispose sconsolato Ruben. “Andrò a suonare la mia nuova melodia qui vicino”.
“Vicino, ma non troppo!”, aggiunsero ridendo gli altri pastori.
Erano passati pochi minuti, quando apparve improvvisamente una grande stella luminosa, più brillante di un lampo, che lasciò i pastori sbigottiti.
Un angelo apparve loro, proclamando:
“Vi annuncio una grande gioia! Oggi a Betlemme è nato il Figlio di Dio! Sarà un re come nessun altro è mai stato, ora giace in fasce in una mangiatoia. Andate a vederlo!”
I pastori rimasero un attimo in silenzio, poi…che meraviglia!
Il cielo intero si riempì di angeli, come i germogli di un albero, come un tripudio di stelle.
Gli angeli iniziarono a cantare con voce celestiale e sembrò che il paradiso fosse sceso sulla terra.
I pastori si guardavano intorno e non riuscivano che a ripetere “oh, oh, oh!!”, ascoltando incantati quelle voci.
Poi, ancora stupiti per quanto stava accadendo, presero a bisbigliare tra loro:
“Avete riconosciuto quella melodia?”
“E’ proprio quella che stava suonando Ruben…”
Ed ecco arrivare il giovane pastorello, che suonava il suo flauto come mai aveva fatto prima.
“Voi tutti accorrete!”, disse Ruben, mentre gli angeli affievolivano le voci in un sussurro, “Venite a Betlemme a salutare il re appena nato”. E iniziò ad incamminarsi, suonando la nuova melodia dedicata al bambino Gesù.
Utile
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