Per chiudere in bellezza il mese di Gennaio, non c’è di meglio che una poesia e potete essere sicuri che quando un poeta come Renzo Pezzani guarda il gelo, l’umore nero e la terra disadorna, di questo mese, non vede solo il gelido e grigio gennaio che vediamo noi, quello che ci vogliamo lasciare alle spalle senza troppi rimpianti. No lui vede proprio Gennaio, così com’è, … ma anche un po’ più in là. Vede il senso buono che governa il mondo e se “il giorno in te raggiorna“, cara Caterina che oggi compi 30 anni, lui già lo sapeva. Così come conosceva quella profezia che si rinnova ogni anno, e che avevamo ancora una volta dimenticato: ma di sotto la tua neve vita nova il grano beve.
Una poesia per noi e i nostri bambini. Un bell’esercizio per guardare la realtà così com’è, con lo sguardo acuto di chi è capace di vedere oltre.
A Cate
Gennaio, di Renzo Pezzani
Passo breve e lungo affanno,
la bambagia negli orecchi,
già ti contano tra i vecchi,
primogenito dell’anno.
Cerchi il fuoco e porti indosso
umor nero e vento e gelo;
col tuo sguardo incanti il fosso,
col tuo fiato appanni il cielo.
Tardo il giorno in te raggiorna
ma la sera assidua cala,
silenziosa come un’ala,
sulla terra disadorna.
Per il freddo che tu porti
prati e boschi sembran morti,
ma di sotto la tua neve
vita nova il grano beve.

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