Quest’anno, per la festa dei Ss. Angeli Custodi, 2 ottobre, vi propongo un libricino (il diminutivo è dato dal numero di pagine non certo dalla bellezza del libro ) che don Bosco, grandissimo devoto degli Angeli Custodi, ha scritto nel 1845 per i ragazzi del suo oratorio, Il Divoto dell’Angelo Custode. Alla fine del libricino è presente una canzoncina“che potrà cantarsi nel giorno della loro festa”.
Don Bosco amava la musica. Suonava il violino, l’organo e il pianoforte. Per lui la musica e il canto erano il miglior modo per comunicare con i giovani. Scrisse e musicò canti natalizi, a Maria e all’Angelo Custode. Quando ascoltava degli stornelli cantati per strada, ne annotava la musica e fu quello che successe con quello stornello un po’ marziale, che lui rese più armonioso. Chiese al famoso letterato Silvio Pellico, che aveva conosciuto a casa della marchesa Falletti di Barolo, grande benefattrice di entrambi, di scrivere su quella musica alcuni versi all’Angelo Custode, e nacque quell’aria popolarissima Angioletto del mio Dio, che divenne famosa in tutta Italia.
Il santo beneficiò per tutta la vita di una assai particolare “misteriosa custodia angelica”, (ma questa è un’altra storia di cui scriverò fra qualche giorno) e ai suoi ragazzi ricordava sempre:
Ricordati che hai un Angelo, per custode, compagno e amico.
Don Bosco condensa in Dieci Considerazioni la forma della devozione agli Angeli Custodi, alla fine di ognuna delle quali il Santo dei ragazzi scrive un esempio tratto dalla vita di alcuni santi devoti a queste celesti e amorose presenze. Ci fa anche conoscere i Giorni di special divozione ai santi angeli, che sono: – il giorno della nostra nascita, – il martedì di ogni settimana è giorno consacrato dalla Chiesa in modo particolare al culto dei santi Angeli, – e infine il primo giorno di ogni mese. Alla fine della Decima Considerazione trovate la canzoncina L’Anima e l’Angelo, scritta in forma di dialogo e da sempre conosciuta con quell’iniziale verso amorevole che l’anima continua a ripetere, Angioletto del mio Dio.
Per introdurci alle dieci considerazioni, presenti nel libro, don Bosco scrive:
Un argomento che mostra l’eccellenza dell’uomo, è certamente l’aver un Angelo per custode. Creato che ebbe Iddio il cielo, la terra e tutte le cose, che nel cielo e nella terra si contengono, lasciò che seguissero da per sé stesse il corso delle leggi loro naturali secondo l’ordine della quotidiana provvidenza, che le conserva. Dell’uomo non fu così. Oltre d’averlo arricchito di nobili facoltà sì spirituali, come corporali, costituito a presiedere a tutte le altre creature, volle, che un celeste spirito ne prendesse la cura per modo.
Affine poi di risvegliare vieppiù la gratitudine e la fiducia, che noi dobbiamo avere verso questi nostri celesti benefattori, venne epilogata la presente operetta, in cui sono esposti in forma di novena quei più gagliardi e teneri motivi, che ci devono spingere ad armarci del santo loro patrocinio. Si aggiunge poi la decima considerazione con una canzoncina spirituale che potrà cantarsi nel giorno della loro festa.
CANZONCINA SPIRITUALE che trovate cantata, al minuto 3.53, in quest’unica versione da me trovata. È molto amorosa, piena di sentimento religioso e significato, pur nella sua semplicità (ci pensate che l’ha scritta Silvio Pellico??!!), per cui se vi piace potete ricavarne la melodia e cantarla con i vostri bambini. Qui di seguito le parole, è un po’ lunga ma saprete voi se e come ridurla.
Antonio Cifrondi, Angelo Custode
L’ANIMA E L’ANGELO ANGIOLETTO DEL MIO DIO
Anima Angioletto del mio Dio Di te degna non son io: Angioletto del mio Dio Che fai tu vicino a me?
Angelo Son l’amico del tuo cuore, Son un Angiol del Signore; Quando vegli, quando dormi, Sempre sempre son con te.
Anima Angioletto del mio Dio, Di te degna non son io: Angioletto del mio Dio, Non sai tu, che debol son?
Angelo So che misera è tua argilla, So che inferma è tua pupilla, Ti compiango, ti soccorro, Spera ed ama, e avrai perdon.
Anima Angioletto del mio Dio, Di te degna non son io: Angioletto del mio Dio, Io vorrei con te volar.
Angelo Se vuoi l’ali del fervore, Sia la Vergine il tuo amore, Una mente a lei fedele Si può al cielo sollevar.
Anima Angioletto del mio Dio, Di te degna non son io: Angioletto del mio Dio, A Maria vorrei piacer.
Angelo Per piacer a mia Regina, Lascia il mondo, e t’incammina Sulle traccie di suo Figlio Della croce sul sentier.
Anima Angioletto del mio Dio, Di te degna non son io: Angioletto del mio Dio, Ah Gesù dimmi dov è?
Angelo Egli è in Cielo e sull’Altare, In te stessa il puoi trovare: Chi in lui fida, lo respira, Chi ben l’ama, l’ha con sè.
Anima Angioletto del mio Dio, Di te degna non son io: Angioletto del mio Dio, Il timore approvi tu?
Angelo Temi pur, ma come figlia Ch’osa al padre alzar le ciglia, Sia un affanno pien d’amore, Un sospiro di virtù.
Anima Angioletto del mio Dio, Di te degna non son io: Angioletto del mio Dio, L’allegria m’inuonda il sen.
Angelo Ridi pur, ma il tuo sorriso Gioia sia di Paradiso, Sia contento d’alma pura, Che di Cristo a’ piè si tien.
Anima Angioletto del mio Dio, Di te degna non son io: Angioletto del mio Dio, Dammi il core il mio ti do.
Angelo Prendo il tuo, il mio tu l’hai, Separati non sien mai. Ah! formiamo un solo core Per colui che ci creò.
Utile Tutto quello che abbiamo scritto fino ad ora sugli Angeli Custodi
Mammaoca 
Bellissima la “canzoncina spirituale”, GRAZIE!
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Sí davvero! Quante storie da raccontare!!… ai bambini e a noi 😉
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