Poesie e fiabe sull’Angelo Custode. Invisibile e premurosa presenza

Oggi è il 2 ottobre, Festa dei Santi Angeli Custodi. Ho scelto tre poesie e due fiabe che, per bellezza e significato, raffigurano con certezza e delicatezza la premurosa presenza dei nostri Angeli Custodi.

Dal martirologio romano

«Memoria dei santi Angeli Custodi, che, chiamati in primo luogo a contemplare il volto di Dio nel suo splendore, furono anche inviati agli uomini dal Signore, per accompagnarli e assisterli con la loro invisibile ma premurosa presenza».

Invisibile presenza, anche se tanti fatti e incontri che facciamo ce la rendono visibile e amica, e premurosa.
E’ una data che non ho mai ignorato, in primis perché è il giorno del mio compleanno e ho sempre pensato che è magnifico essere nata in questo giorno dedicato agli Angeli Custodi e ora anche ai nonni, e così, anche quest’anno voglio ricordarlo con due poesie, più una terza che ho già citato, ma che estrapolo dal suo racconto originale e con due fiabe già presenti nel blog. Tutte scelte pensando ai bambini, ai miei e ai vostri, scelte perché formano con le loro parole una immagine reale di angelo custode, così come la loro presenza, sempre percepibile.
La prima poesia, di Giuseppe Fanciulli, mi ha ricordato le fiabe, e quindi un po’ la nostra vita, perché l’esperienza di tutti i protagonisti di fiaba è proprio questa: una strada che viene intrapresa in solitudine e incoscienza e senza saperne granché, ma con la certezza di una presenza Altra e allo stesso tempo amica.
Certezza che la seconda poesia di Renzo Pezzani sottolinea e conferma con la delicatezza del poeta e maestro che conosce l’animo bambino, … e il suo piedino.
E come un bambino è raffigurato l’angelo custode presente nella bellissima fiaba Rosabianca e Rosarossa dei fratelli Grimm.
Nella fiaba irlandese La storia dell’uccellino, l’angelo, un serafino o cherubino, prende le vesti di un piccolo uccellino che accompagna un monaco a percorrere una strada misteriosa.
La terza poesia è in realtà una preghiera dell’opera lirica Hansel e Gretel di E. Humperdinck, tratta dall’omonima fiaba dei fratelli Grimm. Qui addirittura si esagera in bellezza e potenza… Hansel e Gretel sognano ben quattordici angeli scendere da una scala d’oro per proteggerli… una scena evocativa e bellissima che rimarrà per sempre stampata nella mente dei bambini, come segno della potenza del Cielo che soccorre la Terra.

Vincenzo Irolli, L’angelo musicante

L’Angelo Custode
di Giuseppe Fanciulli

Cammina un bimbo sulla lunga strada
solo soletto; e non sa dove vada.
Piccolo è il bimbo e grande è la campagna.
Ma un Angelo lo guarda e lo accompagna.

L’Angelo
di Renzo Pezzani  

Son sicuro che c’è
un Angelo con me,
che mi cammina al fianco
muto, soave, bianco.
E se aiuto gli chiedo
m’aiuta e non lo vedo.
Viene così leggero
che l’erba del sentiero
al suo passo non cede.

Deve aver scalzo il piede
com’uomo di fatica
che non soffre l’ortica
che non soffre lo spino; ..
un piede di bambino.
Se beve a un’acqua fonda,
beve e non lascia onda,
e gli si specchia il volto
nel cielo capovolto;
né la nube del fiato
se la neve è nel prato,
gli veggo. Eppur egli è
vivo, vicino a me.

Preghiera della sera

Quando reclino la mia testa addormentata,
quattordici angeli guardano il mio letto,
due la testolina,
due i piedi,
due a destra,
due a sinistra,
due che mi coprono,
due che mi svegliano,
due che mi guidano
alle porte del paradiso.

Rosabianca e Rosarossa, illustrazione di Alexander Zick

Utile

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