BCBF2019. Temi sensibili, un bell’incontro e… un libro per Pasqua

Per dirla in termini giornalistici, BCBF19 ha chiuso i battenti con grande soddisfazione di organizzatori, espositori, visitatori e anche di MammaOca, che, come già raccontato a caldo, in quell’allegro stagno si è tuffata per un giorno intero, divertendosi un mondo. Qualche pensierino conclusivo: abbiamo incontrato una donna davvero in gamba, e un bel libro pop up sulla S.Pasqua per bambini,…in inglese è vero, ma ha poche e belle parole, un’occasione per approcciare questa lingua. Abbiamo visto come va il mondo, che temi muovono i nuovi libri, ci siamo state, mischiandoci con tutti e abbiamo preso le distanze da qualcosa.

A Bologna, il divertimento, per chi i libri non è costretto a venderli, consiste nel girovagare tra gli stand e lasciarsi incantare da questi oggetti stupefacenti che sono i libri. Basta questo per giungere alla conclusione che, se la gente spende tante energie per rendere inusuale, accattivante, efficace, nella sua funzione comunicativa, un semplice “supporto di storie”, esigenze di marketing a parte, il bisogno dell’uomo di “raccontare” non è una cosa da nulla. La narrazione ha sicuramente qualcosa di politico in sé, in grado di muovere le menti e le genti, fino a modificare il pensiero, e a volte, probabilmente, imporlo.
Su questo bisogno e su cosa val la pena raccontare noi abbiamo scommesso tutto. Non siamo gli unici. Al di là dei volatili temi sensibili dell’anno, che costringono tutte le case editrici ad adeguarsi, i bei libri rimangono nel tempo. Il nostro lavoro è scovarli.

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I bei libri rimangono nel tempo

Incontro
Quest’anno, per una serie di circostanze, abbiamo scoperto o meglio conosciuto più da vicino il lavoro dei mediatori editoriali, che si muovono in un settore in perpetua crisi, come agili e caparbie api operaie, capaci di tenere in piedi l’alveare, facendo in modo che da esso di quando in quando stilli persino buon miele. Persone come Silvia Vassena. Incontrarla nel suo stand è uno dei ricordi più intensi che portiamo via da Bologna. Silvia fa un preziosissimo lavoro di ricerca e promozione di quei pensieri e quelle parole che sono il tesoro più grande della cultura occidentale, ciò che val davvero la pena custodire e condividere con chi vive in terre lontane e parla lingue nate da contesti così diversi dal nostro da apparire estranei, ma estranei non sono, se si paragona il cuore.
Libro di Pasqua
Il popup Jesus is Risen di Agostino Traini è uno dei piccoli scrigni di quel tesoro, che Silvia ha prodotto per il mercato americano, ma che sta interessando, allargandosi all’impensabile, anche il mercato asiatico. E, dato che sulla S.Pasqua, esistono davvero pochi bei libri per bambini, ne parleremo diffusamente nel prossimo post.

Premi e temi sensibili 
A Bologna, uno strumento fondamentale per valorizzare i diversi comparti della filiera editoriale e per focalizzare l’attenzione sui temi sensibili, sono i premi.
Per questo, oltre ai tradizionali premi per l’illustrazione e al Premio Strega ragazze e ragazzi, abbiamo assistito quest’anno all’assegnazione di un premio alla miglior Tesi di Laurea italiana in Letteratura per l’infanzia e al premio Orbil, conferito dai librai indipendenti.
Per quanto riguarda i temi sensibili, invece, nessun dubbio: inclusione!
Di inclusione ha parlato diffusamente e con un certo accanimento politicamente corretto, Michela Murgia (Premio Campiello 2010 con Accabadora), e a seguire Paola Zannoner (Voglio fare la scrittrice, Voglio fare la giornalista, etc…), la quale si è concessa qualche randellata contro il Convegno di Verona sulla Famiglia.
Di inclusione e tolleranza per il diverso, parlavano le storie raccontate con la tecnica del Kamishibai (altro grande trend del momento!) nel seminario organizzato da Artebambini.
Che dire?
Stesso tema, d’altronde, anche per il vincitore del Bologna Ragazzi Award-BRAW per la sezione Opera Prima, Julian Is a Mermaid, di Jessica Love, Candlewick Press, anche se la motivazione della giuria dovendosi (o volendosi) concentrare sugli aspetti tecnici dell’illustrazione, ha sorvolato sul fatto che il protagonista del libro, destinato a bambini della fascia prescolare, è un ragazzino che si diverte a vestirsi da bambina e che la nonna, per piallare qualsiasi dubbio, pensa bene di portare a una parata di transessuali, in modo da mostrargli i suoi possibili modelli di riferimento!

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E ancora inclusione al centro di tutti i libri selezionati tra i finalisti del premio Orbil, presentati per altro come spiraglio “nell’attuale situazione tragica e disperata del nostro Paese”, (al che ci siamo chieste se abitavamo nella stessa Italia) e di quasi tutti quelli nominati per il Premio Strega…
Inclusione dappertutto, con qualche deviazione di fuga dal mondo reale, tranne che nei  Tre casi per l’investigatore Wickson Alieni di Luca Doninelli, che è un giallo e fa leva sul tipico gusto dell’homo sapiens sapiens di esercitare l’acume per stanare la verità, in maniere assai paradossali e umoristiche, e in The Stone di Guido Sgardoli, del quale vi  sapremo dire di più dopo che lo avremo letto, ma che abbiamo già colto essere un bel romanzo di avventura. Ne abbiamo già parlato qui.
E proprio questi due libri hanno vinto…visto che a votare erano bambini e ragazzi.

mammaoca volante
E MammaOca vola ovunque ci siano storie da scoprire…

 

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