26 Maggio 1432, festa dell’apparizione della Madonna di Caravaggio. La bella storia da raccontare ai bambini
Quel giorno è avvenuto un Fatto straordinario e meraviglioso che porta ogni anno, ogni domenica, ogni giorno, migliaia di persone al cospetto di Maria nel bellissimo Santuario di Caravaggio. Faro che ancor oggi splende luminoso nella notte più buia. Per tutti noi, da sempre e per sempre pellegrini.

26 Maggio 2017, oggi è festa dell’apparizione della Madonna di Caravaggio a Giannetta, una donna qualsiasi, una di noi, con i problemi che potrebbe avere una di noi, magari non il marito ubriacone, ma altri. Come noi anche nella fretta di fare, fare, fare… vi immaginate, ti appare la Madonna e le dici “Signora adesso non ho tempo, devo andare, ho da fare..”, sì io me la immagino, mi ci posso immedesimare, come nell’altra cosa che Le dice quella Giannetta, che Le diremmo anche noi, “la gente non mi crederà”, eppure da quel lontano 26 maggio 1432, ore 17, quante grazie e incontri e cambiamenti e miracoli e
“bellezza indicibile e non mai immaginata”.
Quello che segue è il “documento ufficiale” in pergamena dell’apparizione della Beata Vergine Maria a Caravaggio. Il testo è riportato anche da Paolo Morigi nella sua Historia del 1599, ed è trascritto nel bellissimo libro che trovate in vendita al Santuario, Santa Maria del Fonte in Caravaggio, L’Apparizione e il Santuario.
Fate conoscere questa bella storia ai vostri bambini, è scritta in maniera asciutta e sobria, come fosse un testo del vangelo, senza quelle parole di troppo, quelle elaborazioni sentimentali e moralistiche che spesso si trovano nelle storie religiose scritte per bambini, per questo mi sono avventurata a proporvela.

26 MAGGIO 1432. APPARIZIONE DELLA MADONNA DI CARAVAGGIO
Dio ricco di misericordia e onnipotente, che con la Sua provvidenza tutto soavemente dispone, per quella pietà che non lascia mai privo nessun fedele del Suo celeste aiuto un giorno si compiacque di riguardare, soccorrere e perfino onorare il popolo di Caravaggio con l’Apparizione della Vergine Madre di Dio.
L’anno 1432 dalla nascita del Signore, il giorno 26 maggio alle ore cinque della sera, avvenne che una donna di nome Giannetta oriunda del borgo di Caravaggio, di 32 anni d’età, figlia di un certo Pietro Vacchi e sposa di Francesco Varoli, conosciuta da tutti per i suoi virtuosissimi costumi, la sua cristiana pietà, la sua vita sinceramente onesta, si trovava fuori dall’abitato lungo la strada verso Misano, ed era tutta presa dal pensiero di come avrebbe potuto portare a casa i fasci d’erba che lì era venuta a falciare per i suoi animali.
Quand’ecco vide venire dall’alto e sostare proprio vicino a lei, Giannetta, una Signora bellissima e ammirevole, di maestosa statura, di viso leggiadro, di veneranda apparenza e di bellezza indicibile e non mai immaginata, vestita di un abito azzurro e il capo coperto di un velo bianco.
Colpita dall’aspetto così venerando della nobile Signora, stupefatta Giannetta esclamò: «Maria Vergine! »
E la Signora subito a lei: «Non temere, figlia, perché sono davvero io. Fermati e inginocchiati in preghiera. ››
Giannetta ripose: «Signora, adesso non ho tempo. I miei giumenti aspettano questa erba.››
Allora la beatissima Vergine le parlò di nuovo: «Adesso fa quello che voglio da te. . . ›› E così dicendo posò la mano sulla spalla di Giannetta e la fece stare in ginocchio. Riprese: «Ascolta bene e tieni a mente, perché voglio che tu riferisca ovunque ti sarà possibile con la tua bocca o faccia dire questo. . .››
E con le lacrime agli occhi, che secondo la testimonianza di Giannetta erano, e a lei parvero come oro luccicante, soggiunse:
«L’altissimo onnipotente mio Figlio intendeva annientare questa terra a causa dell’iniquità degli uomini, perché essi fanno ciò che è male ogni giorno di più e cadono di peccato in peccato. Ma io per sette anni ho implorato dal mio Figlio misericordia per le loro colpe. Perciò voglio che tu dica a tutti e a ciascuno che digiunino a pane ed acqua ogni venerdì in onore del mio Figlio, e che, dopo il vespro, per devozione a me festeggino ogni sabato. Quella metà giornata devono dedicarla a me per riconoscenza per i molti e grandi favori ottenuti dal Figlio mio per la mia intercessione. ››
La Vergine Signora diceva tutte quelle parole a mani aperte e come afflitta.
Giannetta disse: «La gente non crederà a me. »
La clementissima Vergine rispose: «Alzati, non temere. Tu riferisci quanto ti ho ordinato. Io confermerò le tue parole con segni così grandi che nessuno dubiterà che tu hai detto la verità. ››
Detto questo, e fatto il segno di croce su Giannetta, scomparve ai suoi occhi. Tornata immediatamente a Caravaggio, Giannetta riferì tutto quanto aveva visto ed udito. Perciò molti – credendo a lei- cominciarono a visitare quel luogo, e vi trovarono una fonte mai veduta prima da nessuno.
A quella fonte si recarono allora alcuni malati, e successivamente in numero sempre crescente, confidando nella potenza di Dio. E si diffuse la notizia che gli ammalati se ne tornavano liberati dalle infermità di cui soffrivano, per l’intercessione e i meriti della gloriosissima Vergine Madre di Dio e Signore nostro Gesù Cristo. A Lui, al Padre e allo Spirito Santo sia sempre lode e gloria per la salvezza dei fedeli. Amen

Utile
- se volete scaricare e stampare il PDF con la storia dell’apparizione. Apparizione della Madonna di Caravaggio
- I post di maggio 2022 sono stati dedicati alle rose. E cosa c’entra l’apparizione di Caravaggio? Qui sotto lo spiego in breve, trovate di più qui: #10cose di rose. Fiabe, libri, profumi e una sorpresa dalla Madonna di Caravaggio
L’iconografia legata all’apparizione della Madonna di Caravaggio, 26 maggio 1432, rappresenta Maria che appare a Giannetta, fra loro l’acqua sacra che sgorga per miracolo e nel mezzo un rametto fiorito. Ma perché è lì, come è apparso? Molti sono i miracoli storici accaduti a Caravaggio, ma uno dei primi è denominato “la sfida di Graziano”. Un certo Graziano, incredulo, volle sfidare il luogo dove Maria apparve e dove sgorgò l’acqua benedetta. Preso un ramo secco, lo piantò lì e subito lo vide ricoprirsi di fiori e foglie. E cosa c’entrano le rose? In molte cartoline devozionali, quel rametto fiorito viene rappresentato con un alberello di rose. - Qui qualche immagine di Caravaggio di sera
- Qui ho raccontato la storia della Madonna delle Grazie di Sassari
- E qui la storia della Madonna di Bonaria, che dà il nome anche a Buenos Aires (da Buona Aria)
Una risposta a "Madonna di Caravaggio, 26 maggio 1432. La bella storia da raccontare ai bambini"