3 giugno. Madonna della Lettera, Patrona di Messina. La sua storia

Oggi 3 giugno, in Sicilia si festeggia la Madonna della Lettera, patrona di Messina. In questo particolare anno 2020, nelle varie regioni d’Italia e anche all’estero, si invoca più che mai l’intercessione di Maria, e, così come ho già documentato per la Madonna di Bonaria, la Madonna delle Grazie e la Vergine di Caravaggio, scrivendo la loro storia, oggi Valeria, messinese doc, ci ha voluto raccontare la storia della Madonna della Lettera, che viene sempre invocata con fiducia e costanza a Messina.

Nel 42 d. C. Messina era un porto di snodo fondamentale per l’Impero Romano. Saulo di Tarso vi giunse dopo il naufragio presso le coste maltesi, riportato anche negli Atti degli Apostoli. San Paolo approdò presso lo scalo meridionale della città, che porta ancora oggi il suo nome: San Paolo di Briga Marina. Sorge lì una minuscola chiesa risalente al 1200, sorta a pochi passi dal luogo in cui si trova la pietra sulla quale secondo al tradizione il santo si sedette per predicare ai messinesi.

pietra di san paolo

Paolo trovò sulle sponde dello Stretto gente ben disposta alla conversione, cui parlò anche di Maria, Madre di Cristo. Quando comunicò la sua partenza per far ritorno in Palestina, una delegazione di messinesi ( secondo tradizione composta da Girolamo Origgiano, Marcello Benifacite, Ottavio Brizio e il centurione Mulè) volle partire con lui per incontrare la Madonna. Di fatto l’ambasceria non solo riuscì nell’intento di incontrare la Vergine, ma ne ricevette anche una lettera, scritta in ebraico, legata con una ciocca dei suoi capelli, da riportare indietro come dono alla popolazione.

Ecco cosa diceva la lettera:

«Umilissima serva di Dio,
Madre di Gesù crocifisso,
della tribù di Giuda,
della stirpe di Davide,
salute a tutti i messinesi
e Benedizione di Dio Padre Onnipotente.
Ci consta per pubblico strumento che voi tutti con fede grande
avete a noi spedito Legati e Ambasciatori,
confessando che il Nostro Figlio,
generato da Dio sia Dio e uomo
e che dopo la sua resurrezione salì al cielo:
avendo voi conosciuta la via della verità
per mezzo della predicazione di Paolo apostolo eletto
per la qual cosa benediciamo voi e la vostra città
della quale noi vogliamo essere perpetua protettrice.
Da Gerusalemme 3 giugno anno 42 di Nostro Figlio. Indizione 1 luna XXVII»

La frase Vos et ipsam Civitatem benedicimus (Benediciamo voi e la vostra Città), è riportata alla base della stele votiva situata nel porto della città dal 1934 e salutata con grande devozione anche da San Giovanni Paolo II nel giugno del 1988 in occasione della sua storica visita. Lo stesso giorno in cui fu consacrato e inaugurato, il monumento, attraverso uno speciale impianto radio ad onde ultracorte, messo a punto da Guglielmo Marconi, fu benedetto ed illuminato da Papa Pio XI in collegamento da Castelgandolfo.
La cronaca dell’eccezionale avvenimento è descritta dal The Times di Londra nel numero del 12 settembre 1934.

Stele_della_Madonna_della_Lettera_(Messina)_15_08_2019_04

Più volte nel corso della Storia i messinesi si rivolsero alla Madonna perché li sostenesse nei patimenti: alla fine del XIII sec durante il doloroso assedio che seguì l’insurrezione contro i Francesi ricordata col nome di Vespri Siciliani e in occasione delle ricorrenti epidemie di peste come quella devastante del 1743. E la Vergine mai fece mancare il suo aiuto miracoloso.

Della lettera originale oggi, purtroppo, non vi è traccia, perduta durante incendi o terremoti che distrussero più volte la cattedrale di Messina. Tuttavia restano i capelli con cui la Vergine avvolse il rotolo di pergamena su cui era scritta la benedizione per la città, preziosa reliquia ancora oggi portata in processione proprio il 3 giugno di ogni anno… tranne il 2020, ovviamente.

Madonna della Lettera, intercedi per l’Italia.

bastione_forte_san_salvatore_messina_marina_militare_pastedimage

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