Sole d’ottobre, di Ada Negri. Chiarezza che della terra fa cosa di cielo

Una delle più belle poesie d’ottobre, una delle più belle poesie di Ada Negri, una delle più belle poesie.

Avevamo pensato che quei quattro versi finali fossero perfetti, anche per i bambini, anche per i più piccoli. Avevi detto che il legame con la poesia di Wolfe che ho proposto è evidente, chiarezza insospettabile di ottobre, ma che Ada Negri ha quel quid in più: la chiarezza limpida e tenace di quel ponte tracciato tra terra e cielo, tra le cose della terra e il loro senso.

Non sei più corpo: non sei più travaglio:
solo sei luce: trasparente luce
d’ottobre, al cui tepor nulla matura
perché già tutto maturò: chiarezza
che della terra fa cosa di cielo.

A Luigi
A voi

Sole D’Ottobre
di Ada Negri
Tratta dalla raccolta Il dono

Godi. Non hai nella memoria un giorno
più bello, un giorno senza nube, come
questo. E forse più mai ne sorgerà
un altro così bello, pe’ tuoi occhi.
Se pur l’ultimo fosse di tua vita
– l’ultimo, donna -, sii contenta: rendine
grazie al destino.
 
                È così pura questa
gioia fatta di luce e d’aria: questa
serenità ch’è d’ogni cosa intorno
a te, d’ogni pensiero entro di te:
quest’armonia dell’anima col punto
del tempo e con l’amor che il tempo guida.
Non più grano né frutti ha ormai la terra
da offrire. Sta limpido l’autunno
sul riposo dell’anno e sul riposo
della tua vita. Il fisso azzurro, immemore
di tuoni e lampi, stende il suo gran velo
di pace sulle rosseggianti chiome
delle foreste; e il sole il cuor t’accende
come fa con le foglie che non sanno
d’esser presso a morire. E tu – che sai –
tu non temi la morte. Ora che il grembo
non dà più figli, e quelli che ti nacquero
a’ tuoi begli anni già son fatti esperti
del mondo e van per loro audaci vie,
che t’importa morir? Quand’è falciata
la spiga, spoglia la pannocchia, rosso
il vin nei tini, e le dorate noci
chiaman l’abbacchio, e fuor del riccio scoppia
la castagna, che importa la minaccia
dell’inverno, alla terra?..
                                        O veramente
tuo questo tempo, donna: o tua compiuta
ricchezza! O, fra due vite, la caduca
e l’eterna, per te libera sosta
di grazia! Godi, fin che t’è concessa.
Non sei più corpo: non sei più travaglio:
solo sei luce: trasparente luce
d’ottobre, al cui tepor nulla matura
perché già tutto maturò: chiarezza
che della terra fa cosa di cielo.

Utile

5 risposte a "Sole d’ottobre, di Ada Negri. Chiarezza che della terra fa cosa di cielo"

  1. Annalena, veramente cara, voglio ringraziarti con tutto il cuore, non solo per il tuo continuo e utilissimo lavoro su “mammaoca”, ma anche per il tuo ultimo articolo: Sole d’ottobre che hai dedicato al carissimo e grande Luigi e a tutti noi e che è così pieno di amore e di grande fede. Con vero affetto e gratitudine ti abbraccio. Con vera amicizia. Silvana Grillo

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