23 Aprile, San Giorgio. Giornata internazionale del libro. Perché in Catalogna la festa del libro e della rosa?

San Giorgio e il drago
Paolo Uccello, San Giorgio e il drago

23 Aprile, San Giorgio. Perché si celebrano proprio in questo giorno la giornata mondiale del libro e del diritto d’autore e nei paesi catalani si celebra la “Festa del libro e della rosa”? E nell’anno 2016 si ricordano anche i 400 anni dalla morte di Shakespeare e Cervantes.

La giornata mondiale del libro e del diritto d’autore è stata istituzionalizzata dall’Unesco nel 1995, nello stesso giorno in cui morirono Shakespeare e Cervantes, ma la “festa del libro e della rosa” nacque molto tempo prima a Barcellona, nel 1926, ad opera di un editore che scelse il giorno dedicato a San Giorgio, patrono della Catalogna, per legare questa festa di circolazione di cultura, libero pensiero, bellezza e commercio alla leggenda del Santo Cavaliere che, a cavallo di un agile destriero, con la splendente armatura bianca con croce rossa, nel paese catalano di Montblanc, uccise il drago per salvare una principessa; il sangue versato si trasformò in una rosa rossa che il Cavaliere offrì alla principessa. Trovate in questa pagina le leggende e le storie su san Giorgio e il drago.

Il Santo che sconfigge il drago è presente in molti quadri famosi e leggende, in tutto il mondo. Una di queste leggende è anche delle nostre parti, nordiche, e la troviamo nel “Liber Notitiae Sanctorum Mediolani”. Si narra di un san Giorgio brianzolo, e di un drago che imperversava tra Erba e la Valassina e la cui testa rotolò nel lago di Pusiano. In suo onore si fanno i “Pan mej de San Giorg”, dolci di farina gialla e fiori di sambuco. In fondo al post i link per le leggende.

La prima leggenda legata a San Giorgio è contenuta ne “La legenda aurea”, ed è ambientata in Libia, da questa sono nate tutte le altre.

Perché così tante leggende su questo giovane cavaliere, santo e puro, e perché questo forte legame con la Catalogna?

Ricordiamo che dietro le leggende c’è sempre la storia, qualcosa che è avvenuto. Fin dai tempi più antichi, il cavaliere comparve in molte battaglie in soccorso della cristianità, soprattutto durante le crociate, e apparve anche all’esercito catalano che era in pericolo. In molte crociate il giovane aiutò i fedeli catalani contro i saraceni. La prima apparizione di San Giorgio fu nella battaglia di Maiorca, dove Jaume I (detto Il Conquistador), Conte di Barcellona e Re d’Aragona, gli domandò aiuto. Si dice infatti che un giovane, con un cavallo bianco e la croce rossa sul petto, fu il primo ad entrare nella città presa dai musulmani. Questa apparizione trova riscontro ne “El LLibre del Feyt, un’opera del XIII secolo.

en un monte que ahora se llama Santa María del Puig, y contra ellos viniese toda la morisma, en la gran batalla se que se entabló entre ellos, se apareció San Jorge con muchos caballeros del paraíso que ayudaron a vencer en la batalla en la que no murió cristiano alguno“.

Secondo la storia, gli stessi saraceni raccontarono della forza d’animo incredibile di questo giovane.                                                                                                          

San Giorgio
Icona San Giorgio e il drago

                                       

San Giorgio, nato in Cappadocia, nel 275-285 circa, morto martire a Nicomedia nel 303 è stato un santo greco antico, venerato dalla quasi totalità delle chiese cristiane che ammettono il culto dei santi e onorato dai musulmani con il titolo di “profeta”. Il suo culto risale al IV secolo. San Giorgio è considerato il protettore e il difensore della fede cristiana, della Catalogna e del casato catalano-aragonese.

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2 risposte a "23 Aprile, San Giorgio. Giornata internazionale del libro. Perché in Catalogna la festa del libro e della rosa?"

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