Aspettando Natale. Il podcast

Aspettando Natale. Calendario d’Avvento. Ogni giorno una storia
DAL LIBRO … AL PODCAST

#AdAltaVoce Perché leggere ad alta voce rinnova sempre il mistero contenuto nelle belle storie

Cari affezionati lettori di MammaOca e sostenitori del progetto “Aspettando Natale”, ci lanciamo nel mondo dei Podcasts con questo libro che sembrava atteso da tempo, perché afferma con amore e speranza il centro del S. Natale.
Dall’1 di dicembre fino al 25, di giorno in giorno, potrete ascoltare una delle storie contenute nel libro “Aspettando Natale. Calendario d’Avvento. Ogni giorno una storia”, lette e interpretate dalla bella voce dell’amica Mariarosa.
25 tra poesie, racconti d’autore, leggende popolari e fiabe verranno pubblicate seguendo le tappe di un Calendario d’Avvento virtuale. 25 storie perché si rinnovi la domanda: “Ma cosa attendiamo?”
Potrete seguirle con i vostri bambini guardando sul libro le bellissime immagini del pittore Carl Larsson, che, come le 25 storie, evocano, tra scene familiari e particolari da trovare, la passione per la vita e il suo significato.   

Troverete tutti gli episodi del Podcast Aspettando Natale su questa pagina o, se siete iscritti, su tutte le maggiori piattaforme, come: Spreaker, Spotify, Google Podtcasts, Audible Podcasts, Apple Podcasts.

Presentazione del Podcast Aspettando Natale. …. mmmmhhhh scusate la non dimestichezza col mezzo e le voci non troppo radiofoniche!! Da adesso in poi ascolterete solo la bella voce di Mariarosa
Prima storia. La leggenda dell’agnellino grigio. E chi non si sente un po’ come lui?
Seconda storia. Il regalo degli animali, tratto da La volpe alla mangiatoia. Canto tradizionale natalizio anglosassone. Quanti animali aiutano Gesù Bambino! Versione italiana, segue quella inglese
Second story. The gift of the animals. English version
Terza storia. La leggenda dei sempreverdi. Perché abeti, pini e ginepri hanno le foglie sempre verdi? Fin dai tempi più remoti gli uomini si sono posti domande sull’origine delle cose. E sono nate … le leggende.
Quarta storia. Miracolo nel bosco. Leggenda natalizia svizzera. Lo sapevate che nella notte di Natale può succedere qualsiasi cosa? La lepre è vicina alla gallinella, la faina accanto alla ghiandaia. Si può volere altro?
Quinta storia. Il dono di Natale, di Grazia Deledda. L’ atmosfera natalizia tipica dei paesi di campagna e il dono più prezioso della notte di Natale per questo racconto della grande scrittrice sarda.
Sesta storia. La Speranza è una bambina da nulla, di Charles Peguy. Ed è nata anche lei il giorno di Natale.
Settima storia. Gli gnomi, dei fratelli Grimm. Una fiaba per raccontarci che la bontà, nel tempo, viene sempre ripagata. E quante magie accadono nella vita …
Ottava storia. Flor de Nochebuena, leggenda messicana sull’origine della stella di Natale, sul miracolo nato dal pianto di una bambina.
Nona storia. Il Natale dei topini di campagna, brano tratto da “Il vento nei salici” di Kenneth Grahame
Decima storia. La leggenda dell’albero di Natale, di Marcel Haedrich. Nelle storie di Natale ci sono spesso i bambini e il piccolo protagonista di questa leggenda, Hansala, diventa da subito nostro amico
Undicesima storia. Il pastore, di Piero Bargellini. Anche il cuore di un rude pastore si intenerisce davanti al Bambinello, davanti all’Agnello innocente e gentile, che quello per lui è il nome più dolce.
Dodicesima storia. Giocattoli sotto l’albero, di Luigi Santucci. Una bella poesia piena di giocattoli sotto l’albero, ma non giocattoli qualsiasi, sono di Natale e profumano “di paradiso”.
Tredicesima storia. La rosa di Natale, di Selma Lagerlöf. In questa storia assistiamo a un miracolo di Natale. Conoscete l’elleboro? Il bellissimo fiore bianco che viene anche chiamato Rosa di Natale spunta proprio in questi giorni e Selma ci racconta una bellissima storia legata al bel fiore e … al cambiamento di un cuore.
Quattordicesima storia. La leggenda delle lucciole. La bella leggenda di come le lucciole, da “insignificanti” animaletti che erano, sono diventate “le meravigliose portatrici di stelle sulla terra”.
Quindicesima storia. L’incenso e la mirra, di Heywood Broun. Sapete tutti che i Re Magi portano doni degni del Re dei Re al Bambino, ma forse non sapete la storia di quel piccolo cagnolino di metallo che fece la gioia di tutti i bambini della carovana dei magi, portato in dono dal più giovane dei tre Re al bambino Gesù.
Sedicesima storia. Un Natale felice, tratto da “Piccole donne” di Louisa May Alcott. Una delle più classiche scene letterarie natalizie per ricordarci che, per diventare buoni, serve …. esercizio.
Diciassettesima storia. Babouchka, leggenda russa raccontata da Henri Troyat. Anche noi come Babouchka, una vecchietta che assomiglia alla nostra Befana, sempre sulla strada per cercare il Bambino.
Diciottesima storia. I due agnelli, antica leggenda dell’Arabia. Le grandi profezie sono sempre accompagnate da segni, e due agnellini nati da poco partono alla ricerca del Bambino che diventerà Re dei Re. Uno pensa solo alla sua stanchezza e torna a casa, l’altro guarda in alto, vede il segno della cometa e trova, primo tra tutti, il Bambin Gesù.

Diciannovesima storia. Quanto dista Betlemme?, di Frances Chesterton. Cantiamo insieme, sulla strada che porta a Betlemme.

Nineteenth story. How far is it to Bethlehem?, by Frances Chesterton, english version

Ventesima storia. Le campane di Natale, tratto da “The Child’s World Third Reader”. Un miracolo di Natale, le campane che non suonavano più da tanti anni, tornano a scampanare per il gesto di bontà di un bambino. Ancora la Bontà a segnare la strada del Natale.
Ventunesima storia. A Gesù Bambino, poesia natalizia. “Fa’ ch’io sia buono”. Una parola desueta Bontà, ma forse i grandi poeti che vedono oltre, sanno e la cercano, e ce la offrono.
Ventiduesima storia. L’ asinello dispettoso, di Agatha Christie. Un asinello dispettoso, uno a cui piace essere dispettoso, viene scelto da Giuseppe per accompagnare la Sacra Famiglia in Egitto. Cosa ti può succedere se hai a che fare con Gesù Bambino?
Ventitreesima storia. L’ agnello belava dolcemente, poesia di Juan Ramon Jiménez. Ancora gli animali che popolano il presepe a confortare il mondo con la sorprendente notizia del Natale. “Aprii la stalla per vedere se era lì.”. C’era!
Ventiquattresima storia. L’ angelo smarrito, di Giuseppe Fanciulli. Non fosse che MammaOca è strana, questo sarebbe il racconto conclusivo del calendario d’Avvento e quindi ecco che contiene tutto il mistero del Natale: una famiglia raccolta intorno ad una bambina, l’attesa, un angelo che capita, ospite inatteso e prezioso, in quella casa che vive il dolore della guerra e nello stesso momento la vigilia e la speranza che porta il Natale, una famiglia che fa tutto il possibile per preparare il regalo più bello alla bambina e che, allo stesso tempo, spera nell’impossibile. È Natale.
Venticinquesima storia. Emanuele, poesia di Vladimir Sergeevic Solov’ëv. L’antica profezia dice che l’Eterno svela il suo volto in un bambino e in questa poesia viene annunciato il sorprendente mistero del Natale: “E’ qui Egli, adesso”

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