Giornata della memoria. I bambini di Terezin e l’opera Brundibár

I bambini di Terezin e l’opera Brundibár di Hans Krása

Gli alberi crescono, nuvole corrono, gli anni in fretta passano.
Da Brundibár di Hans Krása

Ho parlato dei bambini di Terezin in questo post, dove troverete anche tutte le notizie relative all’opera Brundibár. Oggi ricordiamo i bambini di Terezin,
Gli alberi crescono, nuvole corrono, gli anni in fretta passano

con due passaggi dell’opera.
Brundibár battuto, il regno è distrutto.
Perché anche noi possiamo sempre stare dalla loro parte
chi ama l’equità con noi giocherà, insieme a noi sarà.

Brundibár Opera in Due Atti,

Atto Primo, Scena VI


Musica di Hans Krása

Libretto di Adolf Hoffmeister

  • ANNIKA, PEPÍÇEK E TUTTI I BAMBINI

La mamma fa dormir il caro suo tesor,

la culla dondola pensando al suo amor.

Poi verrà il giorno
 quando il bell’uccellino 
se n’andrà,

volerà, 
lascerà il suo nido.

Gli alberi crescono,
 nuvole corrono, gli anni in fretta passano.

Mammina, guardaci, siamo cresciuti ormai.

Pensa, rammenta i vecchi tempi se vorrai.

Il bagnetto facevam,
 nel mastello eravam:

un bambin sì piccin e la sua sorella.

Gli alberi crescono,
 nuvole corrono, gli anni in fretta passano.

La mamma avanti va, 
vuota la culla sta,
 pensa al futuro quando nonna poi sarà.

  • TUTTI

La guerra è vinta ormai, sconfitto è Brundibár,

rullate il tamburin, dobbiam festeggiar.

Audaci e fieri siam, Brundibár battuto

il regno è distrutto.

Marciamo con fervor per la vittoria

cantando tutti in cor.

  • PEPÍÇEK

Miei cari bimbi, sù,
 alzatevi,

perché 
si è fatto tardi e termina l’opera.

  • ANNIKA

Arrivederci, sì. Ma prima di andar via

cantiamo insieme ancor
 con grande allegria.

  • TUTTI

La guerra è vinta ormai 
sconfitto è Brundibár,

rullate il tamburin, 
dobbiam festeggiar. 
Audaci e fieri siam,

Brundibár battuto, il regno è distrutto.

Marciamo con fervor per la vittoria
 cantando tutti in cor.

L’amicizia allor resta in ogni cuor,

chi ama l’equità con noi giocherà,

insieme a noi sarà.

Ecco quello che finora abbiamo scritto sulla Giornata della Memoria.

Ci sono storie avvenute durante l’olocausto che sono state per me di grande esempio e che confermano ciò che ha detto la filosofa, scrittrice e giornalista ebrea Hannah Arendt

«Quel che ora penso veramente è che il male non è mai “radicale”, ma soltanto estremo, e che non possegga né profondità né una dimensione demoniaca. Esso può invadere e devastare il mondo intero, perché si espande sulla sua superficie come un fungo. Esso “sfida” (.) il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, di andare alle radici, e nel momento in cui cerca il male, è frustrato perché non trova nulla. Questa è la sua “banalità”. Solo il bene è profondo e può essere radicale»

Partendo da questa domanda:
Come raccontare ai bambini la storia vera, senza fantasie, che in questo caso sono evasioni fantastiche, pur capibili, ma senza togliere la speranza di bene? Si può?
Abbiamo sempre cercato queste storie, perché la libertà dell’uomo può sempre, sempre essere messa in azione e fare scelte di bene, di pietà, di giustizia. 

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