Aspettando Natale 2. Il Podcast

Aspettando Natale 2. Calendario d’Avvento. Ogni giorno una storia
DAL LIBRO … AL PODCAST

#AdAltaVoce Perché leggere ad alta voce rinnova sempre il Mistero contenuto nelle belle storie

Dall’1 al 25 dicembre, di giorno in giorno, potrete ascoltare una delle storie contenute nel libro Aspettando Natale 2. Calendario d’Avvento. Ogni giorno una storia, lette dalla bella voce di Mariarosa Grieco.
25 tra poesie, racconti d’autore, leggende e fiabe verranno pubblicate seguendo le tappe del Calendario d’Avvento. Gli autori, tra gli altri, sono Twain, Deledda, Dickinson, Gozzano, Guareschi, Cànopi, De Liguori, Pasternak, e con le loro storie rispondono alla grande domanda del Natale “Ma noi cosa attendiamo? ” o, potremmo dire, come scrisse Pavese “Qualcuno ci ha fosse promesso qualcosa? E allora perché attendiamo?“. Ma non è che quella promessa è proprio dentro la realtà che ci circonda e dentro di noi, come ci raccontano tutti gli autori di queste storie?

Potrete seguire le storie con i vostri bambini guardando sul libro le illustrazioni fatte nel 1922 dagli allievi quattordicenni del pittore Franz Cižek, fondatore della Scuola d’Arte per bambini di Vienna. Sono immagini bellissime, evocative del grande avvenimento del Natale, ricche di particolari, in cui i vostri bambini si perderanno stupiti, e sicuramente anche voi.

Indovinello: “Qual è il titolo del libro che appare in una delle illustrazioni? E chi è il famoso personaggio che usa i libri come fossero morbidi cuscini?”

Troverete tutti gli episodi del Podcast Aspettando Natale 2 su questa pagina e su tutte le maggiori piattaforme.
Leggendo le storie, e ascoltandole lette Ad Alta Voce, riconosceremo anche noi con Emily Dickinson, quell’incanto promesso tra le parole,

“Perché anche gli Angeli affittano casa vicino alla nostra, ovunque ci spostiamo”

25 STORIE LETTE DA MARIAROSA GRIECO. UNA AL GIORNO, DALL’1 AL 25 DICEMBRE
La presentazione del Podcast di Natale 23 è pubblicata oggi 30 novembre 2023

Presentazione del podcast, tratto dal libro Aspettando Natale 2 Calendario d’Avvento Ogni giorno una storia. 25 storie per noi e i nostri bambini. Ne pubblicheremo una al giorno dall’1 al 25 dicembre. L’immagine che presenta ogni storia è tratta dalle illustrazioni del libro, fatte nel 1922 dagli allievi quattordicenni del pittore Franz Cižek, fondatore della Scuola d’arte per bambini di Vienna.
Prima storia. La Notte Santa di Guido Gozzano. È forse la poesia natalizia più recitata, sicuramente lo era quando noi eravamo bambini, a scuola tutti vestiti da osti o santa famiglia o sulla sedia a casa in attesa fremente di cominciare a recitare la poesia a memoria per tutta la famiglia riunita.
Seconda storia. La leggenda dell’agrifoglio. Cosa può offrire a Gesù Bambino appena nato, un pastorello che non ha nulla? Quante leggende natalizie cominciano con bambini e bambine che non hanno nulla da donare al bambinello appena nato, e la loro bontà viene premiata da un miracolo di Natale?
Terza storia. La festa di Natale, di Carlo Collodi. Dal creatore di Pinocchio un racconto davvero natalizio: una contessa con tre figli, i giocattoli del cuore che i bambini vogliono rivestire, un bambino povero anche lui da rivestire e un “angelo di benefattore” impensabile. Un dono fantastico.
Quarta storia. Una lettera da Santa Claus, di Mark Twain. La speciale lettera scritta da Mark Twain, nelle vesti di Santa Claus, alla figlia Susy. E se la missiva è scritta dalla penna arguta e ironica, ma benevola e bella, di un tale scrittore, potrete trovare fantasie divertenti, con lo sguardo sempre rivolto al bene della figlia.
Quinta storia. Il piccolo tamburino – Little drummer boy. Un celebre canto natalizio statunitense scritto nel 1941 dalla compositrice Katherine Kennicott Davis.
Al ritmo del rullare del tamburo, – rum pum pum pum -, un piccolo bambino senza nulla tranne quella musica che suona, ne fa dono al bambino Gesù e tutta la gioia è nel sorriso che Lui gli ricambia. Nel podcast Mariarosa legge la versione in italiano, seguita da quella originale inglese cantata dal coro della scuola Mandelli di Milano, accompagnato dal maestro Ivano Palma.
Sesta storia. Il flauto del pastorello, leggenda natalizia. Il nonno glielo aveva sempre raccontato, quella melodia era stata preparata apposta per un evento straordinario, così il piccolo Ruben la suonava sempre, un po’ discosto per non infastire i pastori. Fino a quella notte straordinaria in cui anche il coro deglli angeli cantò sul suono del suo flauto, accompagnando la nascita di Gesù.
Settima storia. Una ricetta tradizionale natalizia del 1814, un po’ particolare, un arrosto a sorpresa. Molti di noi, me compresa, non sapranno neppure cosa sono alcuni degli animali elencati!!! Ma ha una particolarità che abbiamo voluto far nostra, e proporre a tutti voi: in questa ricetta si comincia dal cuore dell’arrosto, l’ingrediente goloso, sorprendente. Provate anche voi!
Ottava storia. Comincia a nevicare, di Grazia Deledda. Che bello raccontare una storia come questa l’8 di dicembre! Ci immaginiamo facilmente di essere tutti in casa al caldo, e mentre fuori ulula la “grande nave che fa acqua” del mondo, siamo “pieni di paura ma pure cullati dalla speranza in Dio”. Se abbiamo mai vissuto una scena così, e sì l’abbiamo vissuta,,,, ascolteremo la bella storia con qualche lacrima di tenerezza e commozione.
Nona storia. I 12 giorni di Natale – The twelve days of Christmas. I 12 giorni di Natale sono quelli che vanno dal giorno della nascita di Gesù all’Epifania. Il testo di questa famosa canzone natalizia è costruito come una filastrocca cumulativa: ogni strofa elenca tutti i doni delle strofe precedenti, aggiungendone sempre uno nuovo. La canzone è stata arrangiata e cantata, appositamente per noi, da alcuni coristi dei gruppi Be4Christmas e Silver Lining. Cantata a cappella, l’armonizzazione tra le loro voci è da brividi.
Decima storia. Una gioia dai piedini nudi, di Anna Maria Cànopi. Con questa storia entriamo nell’atmosfera dei giorni di Natale e degli anni vissuti dall’autrice da bambina, quasi a poterli condividerli e rivivere anche noi che leggiamo. un’esperienza che “faceva parte della gioia natalizia, una gioia che sbocciava nel cuore dell’inverno ed era così povera da avere i piedini nudi…”
Undicesima storia. I re magi, di Gabriele D’Annunzio. La poesia I re magi fa parte delle cosiddette “Rime disperse”, datate 1891. È semplice e allo stesso tempo ricca di senso. Leggendola, non ho potuto resistere a quel verbo, a quella terra che “s’ingiglia“, tutta la terra diventa candida come fosse piena di gigli, pensate alla luce vermiglia della cometa che risplende e alla terra che s’ingiglia, che meraviglia! … D’Annunzio ci fa vedere un’immagine, un paesaggio, e ci fa intuire, nella splendida luce che illumina per miglia e miglia, una presenza sorprendente.
Dodicesima storia. L’angelo del presepe, di Angela Nanetti. Cosa può fare un piccolo angelo creato con l’ultimo batuffolo di nuvola, quando il Signore gli dice di cercare il presepe che lui non sa neppure cos’è? I bambini si identificano subito con questo piccolo angelo sprovveduto e cercano anche di imitare il suo semplice gesto di bontà.
Tredicesima storia. Il Natale di Alfredo, di Fabio Cavallari. Natale a casa, fluiscono i ricordi di quando l’autore era bambino, stretto al cuore del padre, ascoltava le sue storie, “le sue narrazioni epiche”, il regalo di Natale, uno, uno solo. Una storia che per i grandi sarà ricordo di giorni passati e per i bambini la scoperta di un mondo che non conoscono, un mondo antico, memoria dolce e bella.
Quattordicesima storia. La culla di Bo-Bossu, di Ruth Sawyer. Le storie natalizie hanno spesso al centro bambini e ragazzi. Una storia delicata, la bontà e l’amore incondizionato di un ragazzo vengono premiati da un vero miracolo di Natale.
Quindicesima storia. La leggenda dell’usignolo, di Hedwige Louis-Chevrillon. Quanti incantesimi succedono la notte di Natale! Questa leggenda racconta la storia di uno di questi, quella dell’uccellino dall’aspetto umile e dimesso, ma con un canto che può rallegrare le notti dell’uomo, perché ha rallegrato la notte della famiglia di Betlemme.
Sedicesima storie. Dodici in diligenza, di Hans Christian Andersen. Questa è una fiaba di capodanno. I dodici mesi in persona arrivano in carrozza alla dogana, ognuno con le sue caratteristiche. ” Che genere di persone erano quei viaggiatori? Ciascuno aveva il suo passaporto ed il suo bagaglio; e portavano persino dei regali, per te, per me, per tutta la gente della città. Ma chi erano? Che volevano? Che cosa portavano poi?”
Diciassettesima storia. È spuntata una rosa – Es ist ein Ros’entsprungen, di M.Praetorius. Un canto natalizio tradizionale tedesco. Gesù viene paragonato a una piccola rosa, un tenero germoglio, nato nel pieno freddo inverno, che è uno dei temi che più trovate tra le 25 storie scelte quest’anno. Natale è proprio un capovolgimento.
Diciottesima storia. La recita di Natale, di Giovannino Guareschi. Questa storia ci ricorda proprio quei momenti che si vivono in famiglia quando i piccoli di casa devono imparare la poesia o la parte di una recita a memoria. Situazioni tra il comico e il tragico che tutti noi abbiamo vissuto, e se è la penna di Giovannino Guareschi a raccontarne la storia, beh ci si diverte davvero.
Diciannovesima storia. Il buon re Venceslao, di J.M.Neale. Questa è una canzone natalizia del 26 dicembre, santo Stefano. La trovate eseguita qui. Il testo si ispira ad una leggenda boema su Venceslao il patrono della Repubblica Ceca, famoso per la sua bontà e generosità e questo è anche il legame con il giorno di Santo Stefano, che nei Paesi di lingua inglese è noto come il giorno dedicato alla carità..
Ventesima storia. Il Natale dei bambini di Cižek, di Valeria De Domenico. Una storia che racconta i piccoli illustratori allievi del maestro Cižek, e le immagini del libro Aspettando Natale 2. Scene piene di personaggi con cui i piccoli artisti hanno condiviso momenti memorabili, come la rappresentazione sacra in cui alcuni di loro interpretavano i Re Magi o quella passeggiata notturna sulla neve per arrivare alla messa di mezzanotte.
Ventunesima storia. La stella di Natale, di Boris Pasternak. Leggi questa poesia, e mentre lo fai, ad alta voce come da migliore tradizione natalizia, lei avviene, accade davanti a te, le parole accendono le immagini che scorrono. Per questo la può capire anche un bambino di tre anni, come è accaduto. E meravigliarsi anche lui di quella stella che sempre luccica sulla via per Betlemme.
Ventiduesima storia. Chi non ha trovato il Cielo quaggiù, di Emily Dickinson. Molte delle poesie scritte da Emily erano parti di lettere, in questo caso a due amiche, … il cuore della lettera, che riguarda anche la nostra vita. Perché, sì, anche noi lo sappiamo: gli Angeli affittano Casa vicino alla nostra e possiamo vedere le loro orme.
Ventitreesima storia. La piccola fiammiferaia, di H.C.Andersen. La piccola fiammiferaia di Andersen è una delle più belle fiabe, una delle più belle storie del mondo. E la fiaba più triste mai scritta da cuore d’uomo. Perché la più triste è anche una delle più belle e note e, ricordiamolo, una delle più amate dai bambini? Ne La piccola fiammiferaia il tema è visto con gli occhi di uno degli ultimi, dalla bella bambina bionda che accende i fiammiferi e vede una realtà, La Realtà che tutti i bambini hanno occhi per vedere, (ecco perché è così amata!) realtà che agli altri che si divertono è nascosta. Perché quando non c’è consolazione o divertimento gaio che tenga, la vera gioia la si può trovare solo dove non c’è più né freddo, né fame, né paura. Tra le braccia di Dio, conclude Andersen.
Ventiquattresima storia. Quando nacque il Bambino Quanno nascette Ninno, di Alfonso Maria De’ Liguori. Questo canto natalizio è stupendo e molto lungo, anche se la versione cantata è molto più breve. Questa “poesia” sembra scritta da una mamma al suo bambino, più che da un prete per di più Santo. Eseguito da moltissimi cantanti napoletani, lo trovate qui sul podcast nella bellissima interpretazione di Gianni Aversano e sul blog in “Canti e canzoni Aspettando Natale.
Storia di Natale. Ed era inverno, di Frances e Gilbert Chersterton. Frances e Gilbert amavano molto il Natale, e ogni anno scrivevano poesie come questa, cartoline, canzoni e pièces teatrali che poi rappresentavano nei giorni di Natale ai bambini e alle famiglie del vicinato di Beaconsfield, nella casa dove vivevano, perché … arrivi lontano e ovunque la notizia di un Bimbo in una stalla nel tempo di Natale.

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