Domenica delle Palme. La leggenda dell’asinello. Ma, attenzione, non un asino qualsiasi, ma l’asinello crociato amiatino. … L’asinello di Giotto.
Si narra che …
prima di raccontarvi questa leggenda vi presento il protagonista: un asinello, ma non uno qualsiasi, questo è l’asinello crociato amiatino.
E qui si parla addirittura di Giotto, che, nel ciclo di affreschi dedicato alle “Storie di Gesù e di Maria”, nella Cappella degli Scrovegni a Padova, ha raffigurato l’asinello crociato amiatino, mentre porta in groppa Gesù che entra a Gerusalemme. Se osservate bene l’animale ha il manto grigio chiaro, il ventre bianco e sulla groppa si intravedono delle linee nere. E’ l’asino amiatino, una razza di asino molto antica, originaria del continente africano ed evolutosi in Toscana, in particolare sul monte Amiata. Questa razza reca sul dorso una croce di Sant’Andrea nera. Ecco cosa sono le linee scure visibili sull’animale affrescato.
Ma perché, oltre a quell’aria simpatica, serena, amorevole oltre che umile, obbediente e paziente, ha questa croce sul dorso?
Le leggende create dall’uomo dagli inizi dei tempi, hanno sempre cercato di rispondere alle domande sul significato delle cose, come questa, e spesso realtà troppo tristi e difficili da essere affrontate, come la morte di Gesù in croce, hanno fatto nascere queste leggende, che spesso hanno come protagonista la natura: alberi, fiori, animali, l’innocenza del mondo partecipa della sofferenza dell’uomo, e tanto la natura si immedesima col destino dell’uomo, che le rimangono appiccicati addosso alcuni segni, un marchio indelebile, come un dono divino. Segni d’Altro.
Ed ecco il dono che nostro Signore ha fatto all’umile asino che lo ha portato a Gerusalemme, la Domenica delle Palme.
Si narra che quell’asinello amava così tanto Gesù che lo seguì fino in cima al Calvario. Ma quando vide quello che facevano a Gesù, si sconvolse e si commosse tanto che si voltò per non vedere. Ma non se ne andò di lì, chissà cosa avrà pensato di poter fare, povero asinello!!… L’ombra della croce cadde su di lui e si impresse sul suo dorso, segno dell’amore e della devozione dell’umile asinello. Da quel giorno ci sono asini che portano, come fosse un marchio, la croce di Gesù sulla schiena. Sono gli asini crociati amiatini.
Altro sul blog
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- Non a caso ho parlato di umiltà, pazienza e obbedienza, per il nostro asinello, perché sono le qualità a lui associate, e che lo hanno fatto scegliere da Gesù per entrare a Gerusalemme. Se volete sapere qualcosa di più di queste qualità, e perché sono identificate anche con la vita di Gesù, potete leggere qui il Sermone Famigliare numero XV di san Francesco di Sales, per la Domenica delle Palme. Molto bello.
- Un’altra leggenda della Domenica delle Palme è la Leggenda dell’ulivo (e della palma)
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Grazie per questo approfondimento, non conoscevo affatto l’asino amiatino, e nemmeno il riferimento di Giotto (e sono padovano!).
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Si scoprono sempre tante cose e dove meno te l’aspetti… pensa che il primo riferimento a Giotto, che poi ho approfondito altrove, l’ho scoperto attraverso il sito di una fattoria che alleva questi asinelli… e in effetti se guardi bene l’asinello che cavalca Gesù vedi proprio il pelo più scuro… Grazie
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Ma infatti, me lo hai fatto notare con precisione.
Il vero problema è che non visito la Cappella degli Scrovegni da almeno 35 anni, credo sia il caso di tornarci.
Così vicina, così lontana.
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Così vicina, così lontana… E’ lo stesso per tutti. Pensiamo che “tanto sono vicine” e…passano gli anni .
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Ma infatti.
Devo riappropriarmi della mia città.
Ho anche l’Orto Botanico ad aspettarmi.
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Io credo che, quando usciremo dalle nostre case, apprezzeremo con occhi nuovi tutta la bella roba che ci circonda.
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Grazie 🙂
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Non conoscevo questa leggenda… Molto interessante!
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Anch’io non la conoscevo.. quante cose ci sono ancora da conoscere nel vasto mondo!!
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