La Moderna Morale ha deciso la sostituzione, sui libri di Roald Dahl, di termini reputati offensivi, sessisti, misogini e quant’altro, in nome di una presunta difesa dei bambini di oggi. Benvenuti nel Magico Mondo di Censura, in cui navigo da quando mi occupo di Fiabe. Ovvero da molti, molti anni.
Se volete conoscere qualcosa di più su Roald Dahl, la sua vita, i libri in cui trasfigura la realtà vissuta, la spia, lo sceneggiatore, lo scrittore di noir, l’aviatore, il Grande Gigante Gentile e il cane Rowley
ho scritto un articolo su Tempi.it
Roald Dahl, uno smisurato amore per i figli, le parole, i prodigi
La Moderna Morale è una signora che vive da quando esiste l’uomo…. Oh no, hai già sbagliato tutto MammaOca. Riscrivi e stai attenta a quel che dici.
L* Modern* Moral* è un* signor* che vive da quando ….
Assurdo??!! Ma è quello a cui ci siamo auto-destinati da quando abbiamo chiuso gli occhi sulle piccole e grandi censure da tempo perpetrate. Restando nel mondo della letteratura, basta non pubblicare più i libri che non si confanno ai tempi, nel campo delle Fiabe, la Censura, che chiamano Adattamento ai Bambini Di Oggi, così come mi pare chiamino l’intervento sui libri di Dahl, è sistematica. Nel mondo della traduzioni, il vezzo di modificare ciò che scrive un autore, … mi ha portato a tradurre io stessa Wilde dall’inglese e, ahimè, Andersen dal danese. Chi oggi si strappa le vesti dalle prime pagine dei maggiori quotidiani italiani, facendo petizioni e invocando, inopportunamente e senza ritegno per la realtà che molti vivono, una chiamata alla guerra per la difesa delle parole, dovrebbe vergognarsi così come Salman Rushdie invita a fare all’editore e agli eredi di Dahl.
La Moderna Morale è sempre esistita, in ogni tempo, ed è sempre esistita la Sacra Ribellione ad essa.
La differenza è che oggi coincidono. E la ribellione non è più sacra. Non più attaccata alla natura divina, non può che essere un fantoccio della moderna morale, da usarsi quando conviene. Non vede Oltre.
Oltre i tempi e gli spazi, oltre le morali ballerine, per vedere “con occhi sfavillanti tutto il mondo intorno” per scoprire i “grandi segreti nascosti”, “i prodigi”, “the magic”, esorta Dahl nell’ultimo libro che ha scritto, Minipin.
Roald Dahl nei suoi libri è destabilizzante, non rassicura, è moralista, inquieta, è irriverente, a volte ti fa incazzare, è troppo, ma vede oltre, vede e invita noi e i bambini a guardare il prodigio nascosto nel mondo. La ribellione a ciò che ha vissuto, e che gli fa “punire” tante persone, non gli fa però perder di vista ciò che va salvato, sempre presente anche dietro termini sconvenienti, altro che quello stupidissimo pensiero moderno, riassunto in “cambiamo le parole, tagliamo, modifichiamo, adattiamo, ma la trama è salva”.
- Tra parentesi. La fiaba di Oscar Wilde, Il Gigante Egoista, è certo uno dei migliori esempi di adattamento, altrimenti detto Censura, ed è sicuramente una delle fiabe più bistrattate di sempre. Soprattutto per quel piccolo particolare, quel bambino con i segni di due chiodi sulle mani e sui piedi. Il Gigante non lo conosce, ma neppure l’editore, che toglie questi segni scabrosi evocando uno spirito della pace, o forse sì. Ne ho parlato in un articolo del 2001 su Tempi e poi qui. Trovate comunque questa bellissima fiaba qui sul blog, ma anche, dato che quel bambino io lo conosco, sul libro Aspettando Pasqua. Il prodigioso duello. In versione integrale!
Tornando a Dahl, ecco a seguire la bella canzone di quei super-moralisti degli Umpa-Lumpa, lui stesso costretto dall’editore a cambiare le parole e a trasformare i “pigmei” d’Africa in quel popolo di fantasia…
Una divertente invettiva contro la TV, e tutti quei mezzi tecnologici, e oggi ce ne sono sicuramente tanti altri, che rimbambiscono i bambini. Talmente iperbolica da divenire satira che supera ogni moralismo. E i genitori, come sempre, non è che fanno una bella figura!
Versione inglese ed italiana, di Salani, che ebbe il merito di introdurre Dahl in Italia nel 1988.
Versione originale per chi si vuole divertire a trovare certe immagini raccapriccianti, ma davvero efficaci, di Dahl, che vengono modificate nella traduzione, a favore della rima.
Un invito a leggerlo.
“The most important thing we’ve learned,
So far as children are concerned,
Is never, NEVER, NEVER let
Them near your television set —
Or better still, just don’t install
The idiotic thing at all.
In almost every house we’ve been,
We’ve watched them gaping at the screen.
They loll and slop and lounge about,
And stare until their eyes pop out.
(Last week in someone’s place we saw
A dozen eyeballs on the floor.)
They sit and stare and stare and sit
Until they’re hypnotised by it,
Until they’re absolutely drunk
With all that shocking ghastly junk.
Oh yes, we know it keeps them still,
They don’t climb out the window sill,
They never fight or kick or punch,
They leave you free to cook the lunch
And wash the dishes in the sink —
But did you ever stop to think,
To wonder just exactly what
This does to your beloved tot?
IT ROTS THE SENSE IN THE HEAD!
IT KILLS IMAGINATION DEAD!
IT CLOGS AND CLUTTERS UP THE MIND!
IT MAKES A CHILD SO DULL AND BLIND
HE CAN NO LONGER UNDERSTAND
A FANTASY, A FAIRYLAND!
HIS BRAIN BECOMES AS SOFT AS CHEESE!
HIS POWERS OF THINKING RUST AND FREEZE!
HE CANNOT THINK — HE ONLY SEES!
‘All right!’ you’ll cry. ‘All right!’ you’ll say,
‘But if we take the set away,
What shall we do to entertain
Our darling children? Please explain!’
We’ll answer this by asking you,
‘What used the darling ones to do?
‘How used they keep themselves contented
Before this monster was invented?’
Have you forgotten? Don’t you know?
We’ll say it very loud and slow:
THEY … USED … TO … READ! They’d READ and READ,
AND READ and READ, and then proceed
To READ some more. Great Scott! Gadzooks!
One half their lives was reading books!
The nursery shelves held books galore!
Books cluttered up the nursery floor!
And in the bedroom, by the bed,
More books were waiting to be read!
Such wondrous, fine, fantastic tales
Of dragons, gypsies, queens, and whales
And treasure isles, and distant shores
Where smugglers rowed with muffled oars,
And pirates wearing purple pants,
And sailing ships and elephants,
And cannibals crouching ‘round the pot,
Stirring away at something hot.
(It smells so good, what can it be?
Good gracious, it’s Penelope.)
The younger ones had Beatrix Potter
With Mr. Tod, the dirty rotter,
And Squirrel Nutkin, Pigling Bland,
And Mrs. Tiggy-Winkle and-
Just How The Camel Got His Hump,
And How the Monkey Lost His Rump,
And Mr. Toad, and bless my soul,
There’s Mr. Rat and Mr. Mole-
Oh, books, what books they used to know,
Those children living long ago!
So please, oh please, we beg, we pray,
Go throw your TV set away,
And in its place you can install
A lovely bookshelf on the wall.
Then fill the shelves with lots of books,
Ignoring all the dirty looks,
The screams and yells, the bites and kicks,
And children hitting you with sticks-
Fear not, because we promise you
That, in about a week or two
Of having nothing else to do,
They’ll now begin to feel the need
Of having something to read.
And once they start — oh boy, oh boy!
You watch the slowly growing joy
That fills their hearts. They’ll grow so keen
They’ll wonder what they’d ever seen
In that ridiculous machine,
That nauseating, foul, unclean,
Repulsive television screen!
And later, each and every kid
Will love you more for what you did.
P.S. Regarding Mike Teavee,
We very much regret that we
Shall simply have to wait and see
If we can get him back his height.
But if we can’t – it serves him right.”
“Perché un bambino sia ben educato
una cosa importante abbiamo imparato:
non permettete mai e poi MAI,
onde evitare un sacco di guai,
che il miserello se ne stia fermo
davanti a qualche teleschermo.
Anzi, il consiglio più pertinente
sarebbe non installare per niente
questi apparecchi che rendon cretini
sia i più grandi che i piccini.
In tutte le case che abbiam visitato
c’era un bambino seduto impalato,
lo sguardo lustro, la bava alla bocca,
davanti ad una buffa scatola sciocca.
Taluni possono stare per ore
muti guardando il televisore.
Lo sguardo fisso, l’aria di allocchi,
fuor dalle orbite gli escono gli occhi
(una volta abbiam fatto un censimento:
ce n’eran venti e più sul pavimento).
Seduti immoti, ipnotizzati,
come ubriachi paralizzati
con il cervello telelavato
in un massiccio telebucato.
E’ vero, signora, che tiene buoni
anche i bimbi più birbaccioni,
che così noie più non le danno
e fuor dai piedi un po’ se ne stanno
mentre lei scola e condisce la pasta
o con le amiche gioca a canasta –
ma non si è mai fermata a pensare
a tutti i danni che può causare
una massiccia esposizione
ai raggi della televisione?
Non si è mai chiesta esattamente
che effetto esercita sulla mente
ingenua della sua creatura
quell’invenzione contronatura?
FA A TUTTI I SENSI L’ANESTESIA
UCCIDE TUTTA LA FANTASIA!
RIEMPIE LA MENTE DI PACCOTTIGLIA,
E FA VENIRE GLI OCCHI DI TRIGLIA!
RENDE PASSIVI E CREDULONI,
ALLENTA IN BLOCCO ROTELLE E BULLONI
CHE IL CERVELLO FA FUNZIONARE,
NON LASCIA PIU’ NULLA DA IMMAGINARE,
IL GUSTO PER LE FIABE ROVINA,
TUTTA LA TESTA RIDUCE IN PAPPINA!
A questo punto qualcuno dirà:
“Va bene, va bene, ma come si fa ?
Se questo mostro di cui parlate
va eliminato con due pedate,
come fanno i nostri figlioli
a divertirsi, specie se soli ?
Come passare un bella serata
senza la tele illuminata?”
Scordato avete la vostra storia?
Vi rinfreschiamo un pò la memoria?
C’era una volta una grande avventura:
la consuetudine alla lettura!
Pieni di libri i comodini
scaffali, tavoli e anche lettini!
Tutti leggevano e il tempo volava,
e con il tempo la mente viaggiava:
storie di draghi, regine e pirati,
di navi e tesori ben sotterrati;
deserti, giungle e fitte foreste,
cannibali e indios a caccia di teste.
Paesi strani e luoghi mai visti,
malvagi, eroi, tipi buffi o tristi:
di spazio pei sogni ce n’era a iosa,
leggere era un’attività meravigliosa!
Raccolte, favole, romanzi e fumetti,
volumi, tomi, libelli e libretti,
ce n’era grande scelta e varietà,
e tutti leggevano a volontà!
Se erano piccoli i bambini
qualcuno per loro leggeva i destini
di Biancaneve e la mela stregata,
e della Bella Addormentata.
Quanti bei libri, quanti piaceri
potevano scegliere i ragazzi di ieri!
Perciò vi preghiamo, fate il favore,
BUTTATE IN CORTILE IL TELEVISORE!
Con uno scaffale riempite lo spazio
e pur se i ragazzi saranno uno strazio
per qualche giorno guardandovi male,
colmate di libri quello scaffale;
vedrete che poi, passata la crisi,
pian piano smettete di essere invisi:
per far qualcosa, per curiosità,
saranno colpiti dalla novità.
Sfogliando un libro quasi per caso
più non potranno staccarne il naso:
riscopriranno che grande diletto
è leggere un libro o un giornaletto!
Ci prenderanno tanta passione
che scorderanno la televisione;
i tempi in cui erano vittime inermi
del fascino truce dei teleschermi
un brutto sogno vi sembrerà
e ogni ragazzo grato sarà
a quelli che, con mossa sapiente,
l’han trasformato in teledipendente!
P.S. Non è che di Mike ci siamo scordati:
ma siamo in attesa dei risultati
per constatar se funziona la cura
e se recupererà la sua statura.
Ma se non funziona, in verità,
possiam solo dire che ben gli sta!
Questa canzone è contenuta in “La fabbrica di cioccolato“
Ho parlato nel blog di questi libri di Roald Dahl:
- Il Grande Gigante Gentile che sentiva tutti i secreti mormorii dell’universo
- Minipin
- Il coccodrillo enorme