Sulle immagini di Aspettando Natale 2. Le illustrazioni dei bambini di Franz Cižek

Che illustrazioni sono, quelle che compaiono nel nuovo libro Aspettando Natale 2 ? Come avrete capito, noi siamo sempre alla ricerca di belle storie, anche dietro e dentro le immagini!

di Raffaella Carnovale

Le illustrazioni sono molto belle perché hanno colori caldi e perfettamente intonati, la composizione è equilibrata, la rappresentazione dei personaggi è molto realistica e tutti hanno una forte caratterizzazione: un volto limpido e ingenuo la bambina, un volto segnato e paziente la donna anziana. Ogni immagine è poi ricca di particolari, prova del fatto che il disegnatore ha grande immaginazione e ha pensato nei dettagli la sua rappresentazione. Le storie che a noi piacciono qui sono davvero tante: ogni bambino può infatti scoprirne una, rimanendo per qualche minuto ad osservare una delle illustrazioni; Valeria ha scritto un racconto che le lega tutte insieme, Il Natale dei bambini di Cižek. E poi c’è la vicenda reale dei giovanissimi illustratori, del loro maestro Cižek e della scuola d’arte da lui fondata a Vienna alla fine del 1800.

Dall’introduzione al libro:

Nel 1885 arrivò a Vienna un pittore, Franz Cižek, per studiare all’Accademia di Belle Arti. Prese alloggio da una famiglia povera. Con lui vivevano anche dei bambini che lo osservavano dipingere e disegnare. Volevano provare anche loro e Cižek mise a disposizione matite, pennelli, colori. Quei disegni arrivarono all’attenzione degli artisti della Secessione e lo stesso Klimt incoraggiò Cižek a fondare una scuola. Riuscirà solo nel 1897 ad aprire la sua primissima Classe d’Arte del Bambino. L’esperimento ebbe un tale successo che il Governo austriaco gli offrì in seguito delle aule. La Scuola di Disegno e Pittura per Bambini continuò la sua attività sino al 1938. Il metodo di lavoro stimolava la creatività artistica spontanea nei bambini e nei ragazzi, consentendo loro di esplorare liberamente le proprie idee attraverso una gamma di materiali. Cižek ha espresso una profonda ammirazione e rispetto per le opere d’arte dei bambini, considerandole espressioni della natura più pura. Oggi è considerato il pioniere dell’educazione dell’arte e il padre dell’arte creativa. Nel 1922 fu pubblicato a Vienna il libro Weihnachtuno splendido libro di Natale con 14 litografie a colori di studenti di Cižek. Le illustrazioni presenti nel libro sono state realizzate da allievi non ancora quindicenni di Franz Cižek. Quasi nessuno di loro in seguito intraprese percorsi artistici.

Insegnando ai bambini dai cinque ai quattordici anni, Cižek ha enfatizzato la produzione di opere d’arte basate sull’immaginazione o sulla memoria raccontando storie agli studenti e comunicando descrizioni dettagliate. Ha stimolato la loro creatività incoraggiando i bambini a visualizzare nelle loro menti ciò che volevano creare in classe.
Sebbene centinaia di bambini facessero domanda per frequentare le sue lezioni ogni anno, il professore preferiva bambini provenienti da zone rurali o da contesti svantaggiati piuttosto che studenti ricchi perché le loro opere d’arte avevano meno probabilità di essere influenzate da libri, teatro, riproduzioni o autorità genitoriale.
Secondo Ruth Wilson, ex studentessa di Cižek, il professore non si preoccupava di “creare artisti, ma piuttosto… di svelare la personalità artistica di ogni individuo”.

Quello che più personalmente mi ha colpita è la chiarezza della visione di questi giovani illustratori, sia che abbiano immaginato e desiderato un Natale pieno di balocchi, sia che abbiano descritto una camminata notturna sotto le stelle rendendola quasi sacra! C’è indubbiamente un clima un po’ mesto, che probabilmente deriva dalla povertà di vita da cui provenivano, ma non dubito della bellezza dell’ esperienza che hanno fatto presso questa specialissima scuola!

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