Le Fiabe dei Giorni Sospesi. La Regina delle nevi. Quinta storia

LE FIABE DEI GIORNI SOSPESI. LA REGINA DELLE NEVI, di Hans Christian Andersen.
Letta e interpretata da Andrea Carabelli, con le illustrazioni, belle ed evocative, di Denise Marchiori

FIABA IN SETTE STORIE
QUINTA STORIA. LA FIGLIA DEL BRIGANTE

Ho scritto nell’introduzione alla lettura che fa Carabelli di questa fiaba, che l’atto di resilienza, forse il più grande, è la bontà, dote estrema della piccola protagonista Gerda. E in questa quinta storia emerge più che mai, non per atti particolari della bambina, ma come posizione di vita totalmente in contrasto con l’incontro con il male. L’esordio è subito tremendo, i briganti arrivano e uccidono, e rapiscono Gerda che si salva solo perché la capricciosa figlia del capo brigante così ha deciso. 
Ma Gerda è buona, ha per fine il bene, suo e degli altri, tende al bene, per questo si muove sempre in modo efficace e positivo, di fronte a lei il male arretra, e la figlia del brigante, tristemente educata solo in modo violento, nel trattenerla, cambia. La ritroveremo nell’ultima storia, l’incontro con quella bambina le ha cambiato la vita. Gerda sa dai colombi che Kay è vivo e abita con la Regina delle nevi in Lapponia, la figlia del brigante cede alla bambina la sua renna prigioniera, che la porterà al nord, e se appena prima la minacciava con un coltello, ora si raccomanda premurosamente con lei: «Corri, su! Ma stai bene attenta alla bambina».
Durata: 10 minuti circa

Utile

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Quinta storia. La figlia del brigante. Illustrazione di Honor Appleton

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